Nella scuola della prof impallinata ora anche lo spray urticante, arriva la Polizia
Il sindaco Cittadin: "Chi sbaglia deve pagare e deve capire che la scuola e la città sono comunità fondate sul rispetto reciproco, non sull'anarchia e sull’assenza di regole"
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Momenti di tensione lunedì mattina, 10 febbraio 2025, presso una classe prima dell'IIS Viola Marchesini di Rovigo: un ragazzo incappucciato è entrato nell'aula prima dell'inizio delle lezioni e ha spruzzato dello spray al peperoncino.
L'istituto non è nuovo a questi episodi: nel 2023 un gruppo di studenti ha provocato un'esplosione in laboratorio in cui due alunni sono rimasti feriti ed era già finito al centro delle cronache nel 2022, quando una docente era stata colpita in aula da dei pallini di gomma sparati con una pistola ad aria compressa dai suoi alunni, una vicenda, quest'ultima, che ha richiamato anche l'attenzione del ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara.
Incappucciato entra in classe e spruzza spray al peperoncino
E' successo intorno alle 8:30 in un'aula dell'istituto di via Alfieri.
Un ragazzo incappucciato è entrato nell'aula prima dell'inizio delle lezioni e ha spruzzato dello spray al peperoncino. Al momento del gesto, in classe erano presenti sei o sette alunni, mentre il docente non aveva ancora raggiunto l'aula.
L'accaduto ha portato ad un immediato intervento delle forze dell'ordine: diverse Volanti della Polizia di Stato sono giunte sul posto per avviare le indagini, che al momento restano in corso per chiarire l'identità e la provenienza del responsabile. Non è ancora confermato se l'autore del gesto sia uno studente dello stesso istituto.
Fortunatamente, nessuno degli studenti è rimasto ferito, e non è stato necessario l'intervento dei sanitari del Suem 118.
Il sindaco Cittadin: "La sicurezza non è un dettaglio, è una priorità"
Il sindaco Valeria Cittadin ha commentato l'episodio avvenuto all'IPSIA di Rovigo, sottolineando che, pur essendo la dinamica ancora da chiarire, non si può ridurre l'accaduto a una semplice bravata.
"Una collaboratrice scolastica è rimasta lievemente contusa, segno che quanto accaduto non può essere lasciato passare con superficialità, come purtroppo spesso accade. Non si tratta di una "ragazzata", ma di un atto che ha avuto conseguenze concrete e che avrebbe potuto averne di ben più gravi.
Serve una doppia risposta: da un lato, è giusto investire sulla prevenzione, sull’educazione e sul sociale per aiutare i giovani a comprendere il valore delle regole e del rispetto. Ma quando si oltrepassano certi limiti, quando si arriva a mettere in pericolo la sicurezza degli altri, servono misure severe e conseguenze chiare".
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"È ora di dire le cose come stanno: non possiamo più permettere che chi commette certi atti pensi di farla franca, protetto da un clima di impunità. Chi sbaglia deve pagare e deve capire che la scuola e la città sono comunità fondate sul rispetto reciproco, non sull'anarchia e sull’assenza di regole.
Come amministrazione continueremo a fare la nostra parte per garantire più sicurezza, potenziando la videosorveglianza, anche davanti ai plessi scolastici, e lavorando per una maggiore presenza delle forze dell’ordine sul territorio. Ma questo tema deve essere affrontato con risposte chiare e decise anche a livello nazionale.
La sicurezza non è un dettaglio, è una priorità. Non possiamo accettare che le nostre scuole diventino luoghi di paura. Siamo vicini a chi ha subito le conseguenze di questo gesto e continueremo a lavorare per garantire ordine e sicurezza.
Un ringraziamento tengo a farlo ovviamente alle forze dell’ordine per il loro rapido intervento, che ha sicuramente scongiurato ulteriori disagi e riportato tranquillità nella scuola".
Nella stessa scuola della Prof impallinata
Come già ricordato, nel 2022 l'Istituto Viola Marchesini era diventato un caso di cronaca a livello nazionale per la vicenda della professoressa Maria Cristina Finatti.
Il fatto ha visto protagonista un giovane studente, che ha estratto una pistola ad aria compressa e, puntandola verso la testa dell'insegnante, ha esploso un colpo, colpendola. Il momento, già gravissimo di per sé, è stato ulteriormente amplificato dalla pubblicazione di un video sui social, che immortala la scena in cui l'insegnante si tocca il capo, visibilmente scossa.
In seguito la professoressa ha denunciato l'intera classe, richiamando l'attenzione anche del Ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara.
In seguito alle dovute verifiche, la Procura per i minori di Venezia ha deciso di archiviare il caso della docente dell'Istituto tecnico di Rovigo.