Follia in classe

La preside: "Punizione esemplare per lo studente che ha sparato alla prof con una pistola ad aria compressa"

La risposta della dirigente scolastica dopo l'episodio vergognoso finito sui social...

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Gesto folle e vergognoso. Potrebbe anche bastare questo per definire l'atto di bullismo che si è consumato in una scuola di Rovigo, l'Istituto tecnico Viola Marchesini, in una classe prima, durante la lezione di Scienze. Bullismo, in questo caso, non rivolto verso un compagno di classe, ma contro la maestra.

Un giovane, un ragazzino, ha estratto una pistola ad aria compressa, ha puntato alla testa dell'insegnante e ha "esploso" un colpo centrandola. La si vede toccarsi il capo, nel video che, gesto forse ancora più vergognoso, è finito sui social. Ora, si potrebbero spendere milioni di parole per tentare di comprendere il gesto, per dare una spiegazione a tale follia. Ma in questo momento, forse, l'unica posizione che vale la pena davvero di evidenziare è quella della dirigente scolastica. Ma andiamo con ordine...

La preside: "Punizione esemplare per lo studente che ha sparato alla prof con una pistola ad aria compressa"

E' in corso una normalissima lezione di Scienze in una prima. La maestra si trova di fronte dei ragazzini, giovanissimi, appena usciti dalla scuola media. Ed è impegnata nella spiegazione della sua materia. Tutto normale, no? Beh, no. Perché a un certo punto uno di quei giovanotti estrae una pistola ad aria compressa e le spara addosso.

Le esplode un colpo mirando alla testa e la centra in pieno. Lei, dolorante, con una mano sul capo, si alza in piedi, sicuramente stupita di tale vergognoso gesto. Ma quello che non sa è che la scena è stata filmata. Perché la banda di bulli è al completo, è organizzatissima, sa come "colpire": uno, infatti, spara, l'altro ha usato un'altra "arma", il cellulare, per filmare e condividere sui social. Per deridere la vittima. Un atto vergognoso, che purtroppo non rappresenta un unicum nelle scuole italiane. Sono stati tanti negli anni i gesti vergognosi, gli abusi da parte degli studenti nei confronti dei professori.

In questo caso, però, si è davvero superato il limite. L'insegnante dopo questo avvenimento spiacevole e pure pericoloso, si è concessa qualche giorno di riposo. La preside, però, non è rimasta neutrale in merito a quanto si è verificato e ha preso una posizione netta: "Serve una punizione esemplare per lo studente".

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