Luciana Littizzetto dà la colpa alla prof "sparata" ma Salvini...
La replica del leader del Carroccio: "A volte il silenzio è d’oro."
(Foto di copertina da Facebook)
Prima ha subito l'umiliazione (e l'aggressione) da parte dei propri studenti, finendo nel mirino (è proprio il caso di dirlo) di un giovanotto che l'ha colpita, impallinata, dal banco della sua classe, con una pistola. Ed è finita su tutti i giornali. Ora la storia della prof rodigina è finita pure in radio. E le dichiarazioni di Luciana Littizzetto hanno fatto discutere. Tanto. Un vero e proprio polverone quello sollevato dalle frasi della comica, che poi, a dirla tutta, non hanno proprio fatto ridere tutti. Tra i suoi "detrattori", infatti, in prima fila c'è il ministro Matteo Salvini, che ha pubblicato dei post "furiosi" contro la "Lucianina nazionale"... E alle dichiarazioni di Salvini poi hanno fatto seguito altre prese di posizione. Andiamo a capire bene cosa è successo.
Littizzetto sulla prof. "sparata" a Rovigo
Lo scorso 11 ottobre 2022, la professoressa di Scienze, Maria Cristina Finatti, è stata colpita, durante la lezione, da alcuni studenti con una pistola ad aria compressa, mentre altri filmavano la scena con un cellulare per poi pubblicare il video sui social. Due pallini di gomma l'hanno colpita alla testa e a un occhio, per questo la docente ha preso la decisione di denunciare l'intera classe oltre alla querela d’ufficio scattata a carico degli autori materiali per interruzione di pubblico servizio.
Quattro ragazzi sono stati sospesi per aver commesso il gesto vergognoso, ma non solo. La preside dell'istituto, Isabella Sgarbi, è stata convocata dal ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, per far luce sulla vicenda, prima di prendere delle decisioni sulle conseguenze dell'accaduto. La dirigente scolastica dovrà presentare una relazione dettagliata sull'accaduto.
Qualche giorno fa, poi, è venuto alla luce un altro retroscena sulla vicenda. Il 14enne che ha premuto il grilletto, l'unico ad aver espresso il proprio dispiacere alla prof per quanto avvenuto, si sarebbe detto "turbato", perché sarebbe finito nel mirino di bulli. Sarebbe stato preso di mira dai coetanei forse per la decisione di chiedere scusa... Insomma, vicenda finita? Non proprio...
"Non è solo colpa dei ragazzi, è anche colpa del professore"
La vicenda ha fatto molto discutere negli ultimi giorni e si è arrivati a parlarne anche in radio. Durante la puntata di "La Bomba" su Radio Deejay di sabato scorso, infatti, Luciana Littizzetto ha commentato l'accaduto. La presentatrice ha definito il comportamento dei ragazzi "assurdo e violento", però ha avuto da ridire sul modo in cui la docente ha scelto di gestire il fatto.
"Ho riflettuto su quanto sono cambiati i tempi da quando insegnavo io - le sue parole - ho insegnato per 9 anni durante i quali nessuno mi ha mai sparato. E' vero, c'erano delle classi particolarmente turbolente, tiravano gessetti, ma non ho mai pensato di convocare, denunciare, scrivere ai giornali. Era una faccenda mia e della scuola e mi dicevo: o imparo a gestire le classi difficili con le mie forze o è meglio che cambi mestiere".
Ripercorrendo i nove anni in cui ha insegnato, la Littizzetto ha spiegato come i tempi siano cambiati, ma come anche all'epoca si verificavano episodi simili se i docenti non riuscivano a gestire i propri alunni. Un gesto "assolutamente da punire", ma forse - secondo la comica - non è tutta colpa dei ragazzi.
"Bisogna imparare ad avere a che fare con questi energumeni - ha proseguito - se tu sei debole, loro ci marciano tantissimo. I ragazzi fiutano la debolezza. Non esiste una classe ingovernabile, esistono professori molto bravi con i quali i ragazzi stabiliscono una relazione e altri con cui non ci riescono. Non è solo colpa dei ragazzi, è anche colpa del professore, è l'empatia, è quel qualcosa che fa intuire ai ragazzi che in qualche modo li ami, che sei lì perché ti piace, ti interessa veramente quello che pensano. Se riesci a creare questa sensazione non ti sparano con la pistola ad aria compressa".
La risposta di Salvini
Le parole della Littizzetto non sono di certo passate inosservate e hanno fatto molto discutere. A rispondere alla presentatrice di Radio Deejay è Matteo Salvini che in un post su Facebook scrive "Come si può solo pensare di dire una cosa del genere? A volte il silenzio è d’oro."
Anche il ministro Valditara ha detto la sua: "Se lo studente spara al docente sbaglia, senza se e senza ma". Insomma un vero e proprio polverone quello che si è sollevato su questa vicenda. Come andrà a finire? Si spera nel migliore dei modi, senza altre "sparate"...
Il commento di Elisa Venturini (FI)
Elisa Venturini, capogruppo di Forza Italia in Consiglio Regionale, ha rilasciato in merito la seguente dichiarazione.
“Sarebbe bene non ironizzare su un episodio molto doloroso sia per l’insegnante coinvolta che per tutta la scuola. Pensare che i ragazzi di Rovigo abbiano sparato i pallini addosso alla professoressa al fatto che quest’ultima non sarebbe stata ‘empatica’ vuol dire in qualche modo trovare una giustificazione ai ragazzi. E’ un messaggio sbagliato, perché è bene che gli autori si rendano conto di aver fatto una cosa grave e in questo non si deve fornir loro qualche scusante: se vogliamo costruire cittadini migliori, dobbiamo far passare il concetto che il rispetto delle regole è sacro e che chi sbaglia deve assumersene responsabilità e conseguenze. Certo, non spetta ad una comica il compito di dare insegnamenti ma vista la gravità dell’episodio, penso che Luciana Litizzetto che parla ad una platea molto vasta di persone, potrebbe lasciare fuori dal suo raggio d’azione questioni serie come questa in una società in cui il rispetto verso gli insegnanti dovrebbe essere un valore".