Tempo libero

Cosa fare a Rovigo e in provincia nel weekend (sabato 12 e domenica 13 novembre 2022)

Il fine settimana è alle porte...

Cosa fare a Rovigo e in provincia nel weekend (sabato 12 e domenica 13 novembre 2022)
Pubblicato:
Aggiornato:

Non poteva mancare la nostra agile e comoda guida digitale per scoprire gli appuntamenti più importanti del fine settimana...

Cosa fare a Rovigo e in provincia nel weekend (sabato 12 e domenica 13 novembre 2022)

Questo weekend tra Rovigo e provincia ci aspettano un sacco di eventi. A partire dal CAI con le celebrazioni di Rovigo Svetta, passando dal mercatino dell'antiquariato di Adria. Ma anche un sacco di attività per i più piccoli con i percorsi del mistero di Adria e il concerto su cosa nostra.

Rovigo, "Rovigo Svetta"

  • da venerdì 11 a domenica 13 novembre

Il CAI di Rovigo organizza l’evento “ROVIGO SVETTA” per celebrare il decimo anniversario della Rassegna Culturale, Cinematografica e Didattica, in programma quest'anno per i giorni dal 11 al 13 novembre con iniziative diverse presso la Pescheria Nuova e presso la sala Gran Guardia.

L’obiettivo della manifestazione è sensibilizzare il pubblico sui molteplici aspetti che caratterizzano lo straordinario, quanto fragile, territorio montano attraverso diversi linguaggi che spaziano dalle arti visive alla produzione letteraria.

Ogni anno il CAI di Rovigo invita personaggi di spicco del panorama alpinistico italiano, registi, scrittori ed esperti delle Terre Alte impegnati in progetti di vita e di educazione ambientale.

  • Venerdì 11 novembre si entra nel vivo della nuova edizione che vedrà la presentazione di tre libri, tre film e un laboratorio per ragazzi. Spetta allo scrittore bellunese Giuliano Dal Mas inaugurare lo spazio “Incontro con l’autore” in sala Gran Guardia con il libro “Schiara montagna regina” alle ore 18; alle 21 il festival si sposta al Cinema Duomo per la proiezione di “La bicicletta e il badile”, docufilm sulle orme di Hermann Buhl di Alberto Valtellina e Maurizio Panseri. Seguirà il brindisi per festeggiare i 10 anni di Rovigo Svetta e il primo anno di attività della sala Duomo con i vini della cantina Ca’ del Colle.
  • Sabato 12 novembre, sempre alle 18:00 in Gran Guardia, secondo appuntamento culturale per parlare con Franco Faggiani del suo libro “Gente di Montagna”. Il giornalista e narratore, che alterna la scrittura all’esplorazioni in montagna, porta a Rovigo trentacinque racconti di persone che hanno scelto le terre alte per dare una svolta alla loro vita. Alle 21:00 si torma al Cinema Duomo con la pellicola “Malacarne” di Lucia Zanettin che sarà ospite in sala – con una parte del cast – per il dibattito con il pubblico.
  • Domenica 13 novembre rush finale con due appuntamenti pomeridiani in sala Pescheria Nuova e con il film serale al Duomo. Dalle 16:00 fino alle 17:30 lo staff di Rovigo Svetta sarà impegnato con il laboratorio “Giochi, intrattenimento e dimostrazioni per bambini”; alle 17:30, sempre in sala Pescheria, l’ultimo incontro con gli autori Simona Bursi e Denis Perilli che racconteranno come è nato il libro “La montagna spiegata ai bambini”. Alle 21:00 spetta al Cinema Duomo salutare il pubblico di Rovigo Svetta con la proiezione del film “Diga” di Emanuele Confortin.

"Come gli scorsi anni, anche in questa edizione abbiamo dato il massimo per portare la cultura della montagna nella nostra città", afferma  Papuzzi. "A differenza di molte altre iniziative culturali non ci siamo fermati neanche durante la pandemia e il traguardo più bello di questa decima edizione è tornare nel cuore della nostra Rovigo grazie al fondamentale sostegno dell’amministrazione comunale".

Rovigo Svetta quest’anno conquista anche le librerie della città: infatti presso il Libraccio e Ubik tutti gli appassionati troveranno diversi titoli legati alla montagna. Al festival ci sarà anche l’edizione Idea Montagna con il suo catalogo completo disponibile domenica 13 novembre presso sala Pescheria Nuova. Tutti gli eventi saranno seguiti in diretta da Radio Kolbe, media partner di Rovigo Svetta. 

  • Gli appuntamento pomeridiani sono ad ingresso libero 
  • Gli ingressi al Cinema Duomo sono scontati per i soci del CAI

Dove: Pescheria Nuova e  sala Gran Guardia.

Lendinara, Cosa nostra spiegata ai bambini

  • Domenica 13 novembre

A volte, per spiegare le cose, dovremmo solo cercare le parole. Trovarle. Infine dirle, ad alta voce. La cosa più semplice. Raccontare di come a Palermo, il 19 aprile 1983, per la prima volta nella storia della città, una donna, Elda Pucci, la Dottoressa, è eletta Sindaco. Raccontare poi di come sempre nel mese di aprile, di un anno dopo, il giorno 13, Elda Pucci, la Dottoressa, è sfiduciata.

Raccontare infine di come a distanza di ancora un anno, il 20 aprile del 1985, la casa di Piana degli Albanesi di Elda Pucci salta in aria spinta da due cariche di esplosivo. Nel prima, nel mezzo, nel dopo, lì dove tutto si impasta come la calce, come la colla, i miliardi dell’eroina, gli assassini del Generale Dalla Chiesa, di Michele Reina, di Piersanti Mattarella, di Pio La Torre, dello scrittore Pippo Fava, il cemento di Vito Ciancimino, gli Inzerillo, i Badalamenti, i Buscetta, l’avvento di Totò Riina. Chiddi forti, chiddi no e chiddi più. E la città di Palermo che per la prima volta, durante il mandato di Elda Pucci, la Dottoressa, si costituisce parte civile in un processo di mafia.

Se riuscissimo a spiegare Cosa nostra come ai bambini, tutto sarebbe diverso. Eppure, le parole più semplici, a volte, sono quelle più difficili da trovare, quelle che solo il teatro riesce a dire. Un’attrice, un ensemble di voci, il palcoscenico: la storia di una donna, di una città, di un anno.

Ottavia Piccolo e i Solisti dell’Orchestra Multietnica di Arezzo tornano a confrontarsi in scena con le parole di Stefano Massini, a dare forma e struttura a un teatro necessario, civile, in cui il racconto dell’etica passa attraverso le parole, i timbri e le azioni di coloro che spesso non hanno voce: personaggi come Elda Pucci in Cosa nostra spiegata ai bambini.

Cosa Nostra spiegata ai bambini è la biografia poetica di Elda Pucci nell’anno in cui fu sindaco di Palermo. Era il 1983/1984, quello dell’ascesa dei Corleonesi a capo di Cosa Nostra, un periodo particolarmente sanguinario. Elda Pucci era pediatra e fu portata alla guida della città dalla Democrazia Cristiana, per dare un segnale di cambiamento, ma si trattava evidentemente di uno specchietto per le allodole.

La storia di Elda sindaco è scandita in dieci episodi, ognuno dei quali porta il nome di un bambino: Gegé, Ruggero, Sasà, Ancilina… i suoi pazienti dei quartieri poveri, le cui storie affiorano alla sua memoria come esemplificazioni che illuminano ciò che le sta accadendo. C’è anche un capitolo dedicato a Totò, un piccolo Salvatore Riina agli esordi della sua scelta criminosa; e, significativamente, c’è un capitolo finale intitolato a Elda, in una sorta di identificazione con lo stato di fragilità e impotenza dell’infanzia.

In uno spazio narrativo e sonoro mutevole, denso di enigmi e apparizioni, Elda combatte contro l’ombra e il silenzio, senza riuscirci. Una storia talmente reale da far venire i brividi.

Ingresso gratuito con prenotazione fino a esaurimento posti. Le prenotazioni sono valide fino a 15 minuti prima dell’inizio dello spettacolo. I posti si intendono prenotati, non assegnati. L’assegnazione avviene a riempimento, secondo l’ordine di arrivo.

Per accedere allo spettacolo è consigliato, anche se non obbligatorio, l’uso della mascherina.

Orario: Il teatro sarà aperto al pubblico dalle ore 16.15.

Adria, Mercatino dell'Antiquariato

  • Sabato 12 novembre

Adria in provincia di Rovigo si svolge ogni secondo sabato del mese il Mercatino dell'Hobbistica e dell'Antiquariato. Mostra mercato di oggetti d’antiquariato e collezionismo in genere.

Dove: piazza Boschi

Adria, Uomini terra e acque

  • Sabato 12 novembre

Adria viene fondata all’interno del bacino fluviale Po-Tartaro. Grazie alla posizione strategica del luogo, collegato a diverse vie d’acqua, riparato dalle lagune, Adria diventa sede di un rilevante emporio commerciale, tanto da essere ricordato come il porto più importante dell’Adriatico settentrionale.

Sono gli Etruschi, per fama riconosciuti come grandi maestri di idraulica, a risolvere la questione del delicato equilibrio fra terra e acqua del territorio. Da allora è una lotta continua fra uomo, terra e acqua. Nel 1600 si rese necessaria un’opera idraulica davvero colossale che non ha solo deviato il corso del Po, ma ha creato un nuovo territorio, il Delta moderno, modificandone la struttura e creando le premesse per la sua antropizzazione. Quest’opera fu il taglio di Porto Viro. Altri interventi e grandi bonifiche interessarono diverse zone del territorio, favorendo la ripresa agricola ed un relativo benessere in tutta l’area polesana.

A perorare la causa del taglio di Porto Viro presso il Senato della Serenissima fu l’adriese Luigi Groto, detto il Cieco d’Adria.  Successivamente le opere di prosciugamento più importanti avvengono nel XIX secolo con l’introduzione delle macchine idrovore. Ancora oggi visibile l’idrovora dismessa di Campagna Vecchia che ora ospita un Museo denominato Septem Maria Museum. Il nome deriva da Plinio che ricorda che gli antichi chiamavano Sette Mari il territorio tra Adria e il Mare. 

Il museo narra la storia dell’acqua nel Delta, il rapporto degli abitanti della zona con questo elemento naturale. Dopo il taglio di Porto Viro si è formato il Delta come lo vediamo ora, costituito da terre poste ad un livello inferiore a quello del mare e, pertanto, ancora oggi conservate asciutte da macchine della bonifica. Altri interventi idraulici si sono resi necessari per garantire l’equilibrio del territorio come lo scavo di un canale a sud di Adria alla fine degli anni ’30 al fine di scaricare fuori dal centro abitato la portata maggiore del Canalbianco.

In quest’occasione si ricorda il ritrovamento di una vasta necropoli. I lavori intercettarono la grande necropoli che si estendeva al di là dei confini meridionali della città antica e condussero alla scoperta e al recupero di quasi 400 tombe di epoca etrusca e romana. Il ritrovamento attirò l’attenzione anche dei media nazionali dell’epoca tanto che esiste un filmato dell’Istituto Luce. 

Numerosi gli aneddoti e i misteri legati a questo rinvenimento. In questa occasione si ritrovò “la tomba della biga” la più famosa sepoltura di Adria conservata al Museo Archeologico nazionale insieme agli innumerevoli reperti di epoca etrusca, greca e romana ritrovati nel corso dei secoli.  Il prelievo fu realizzato con l’intero blocco di terra con modalità e mezzi innovativi per l’epoca. 

Programma evento

  • Sabato 12 novembre, ore 17.00, ore 18.00 e ore 20.30.

I visitatori saranno accompagnati alla scoperta dei misteri e degli enigmi legati al ritrovamento della necropoli del Canalbianco.

A seguire, alle ore 20.30, si propone una visita guidata teatralizzata del Museo Septem Maria per rivivere le storie e i racconti della bonifica. Un modo per ricordare quanto questo territorio resti sempre fragile e delicato

Costo: visita al Museo Archeologico: 4,00 € intero, 2,00 € ragazzi dai 18 ai 25 anni – gratis minori di anni 18

Costo: per visita teatralizzata al Museo Septem Maria: 10,00 €

Prenotazione obbligatoria e visita guidata.

Seguici sui nostri canali