Caso chiuso

Il Gip archivia la querela di Zaia al comico, Balasso: “Una solenne figura di m….”

Natalino Balasso era stato denunciato per diffamazione dal presidente della Regione Veneto, Luca Zaia.

Il Gip archivia la querela di Zaia al comico, Balasso: “Una solenne figura di m….”
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L'attore comico e scrittore di Porto Tolle, Natalino Balasso era stato denunciato per diffamazione dal presidente della Regione Veneto, Luca Zaia. Ora il Gip di Venezia ha archiviato la querela, accogliendo così la richiesta del pm.

Il Gip archivia la querela di Zaia

L’attore comico e scrittore, Natalino Balasso, 60 anni di Porto Tolle era stato denunciato per diffamazione dal presidente della Regione, Luca Zaia. A renderlo noto era stato lo stesso Balasso sui social nella giornata di martedì 4 maggio 2021. In quell'occasione il comico si era detto stupito e aveva ribadito di non sapere il motivo della denuncia da parte del Governatore.

Zaia non aveva di certo reagito bene al post del comico e, durante una delle conferenze stampa di aggiornamento sull'evoluzione della pandemia, aveva ribadito che da Balasso non voleva di certo soldi ma delle scuse.

Ora è lo stesso Balasso a rendere noto sui social che il Gip ha deciso di achiviare la querela.

"Denunciarmi è stata una pessima idea"

Ieri, lunedì 2 agosto 2021, Natalino Balasso attraverso un post su Facebook ha deciso di rendere nota la decisione del Gip scrivendo:

"Dopo il pubblico ministero, anche il Gip fa sapere a Luca Zaia che denunciarmi è stata una pessima idea. E così lui perde e io ho ragione.
Con tutta la prosopopea con cui mi imponeva di chiedergli scusa per ottenere il perdono ha fatto quella che in termini poco giuridici si può ben definire una solenne figura di m****.
Ovviamente di questo ringrazio Roberto Ghini, principe del foro, che io amo definire il tenente Colombo degli avvocati e l’avvocato e amico Paolo Franzoni, che mi hanno difeso coi denti dall’arroganza del potere.
Quelli che non ringrazio sono tutti i colleghi artisti i quali, un po’ per leccac**ismo, un po’ per vigliacchieria, hanno preferito tenersi equidistanti dalla questione, con cattolica rassegnazione al fatto che sia giusto che un potente vessi un suo suddito pagliaccio. Io sarò sempre al vostro fianco se i potenti vi perseguiteranno ma un po’ mi fate pena".

Il post prosegue:

"Altri che mi fanno pena sono quelli dell’opposizione (i diretti interessati hanno già capito che parlo di loro) i quali, siccome tanto la Lega vince sempre, ostacolano il mio lavoro per tenersi buoni i padroni e leccargli il c*** per elemosinare incarichi dal principe.
Infine mi tocca rivolgermi a quei poveretti che, credendo nell’eroico scopo del guastatore, sono entrati in questa pagina e si sono attaccati al mio scroto convinti di crearmi almeno un qualche piccolo fastidio, poverini, sappiate che io ho i c******* d’acciaio e troppa cotenna sullo stomaco per non essere divertito
dai vostri piccoli sforzi di lecca**** dei vincenti.
E così mi rivolgo a Luca Zaia, non come presidente del Veneto come lui si è rivolto a me, ma come essere umano come io amo trattare i miei simili, Presidente io ora ti chiedo scusa, ti chiedo scusa perché per un attimo mi sono illuso che il problema del Veneto fossi tu. Troppo bello pensarlo, un nemico unico a cui affidare tutte le colpe di una regione che si racconta di essere f*** e invece è solo una servetta operosa. No, signor Luca, ammetto che il problema non sei tu, il problema sono tutti quelli che tutti i giorni ti leccano il c***, ti chiedono di tenerli presenti, ti vogliono dimostrare come calpestano i tuoi nemici grazie alle briciole di potere che becchettano e che sperano di continuare a becchettare, grazie al fatto che, tutti i giorni, ti leccano il c***.
Agli artisti tutti rivolgo una raccomandazione: il vostro lavoro, la difesa del vostro lavoro, non sia mai una scusa per avere paura. Mai paura, c***!"

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