Tragedia

Dramma della solitudine ad Adria: anziano trovato in casa morto da otto mesi

L’uomo viveva da solo in Via Malfatti fin da quando era morta la madre.

Dramma della solitudine ad Adria: anziano trovato in casa morto da otto mesi
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Un signore anziano è stato trovato morto in casa dopo otto mesi.

Dramma della solitudine

A soli due giorni dalla tragica storia a Castelgomberto, nel vicentino, scoperta dai vicini di casa dove il 62enne Maurizio Oliviero è stato trovato senza vita nella sua abitazione dove si sarebbe lasciato andare, fino a morire di stenti, ora si scopre un dramma della solitudine ad Adria.

E’ stato trovato privo di vita, Antonio Sacchetto di 85 anni ex camionista, all’interno della sua abitazione. Il decesso però, secondo le prime informazioni, è avvenuto all’incirca otto mesi fa.

L’uomo viveva da solo in Via Malfatti fin da quando era morta la madre. Era una persona molto riservata e le uniche parenti più vicine a lui sarebbero due pronipoti che abitano a Rovigo. Morire nella solitudine e senza che nessuno si accorga della propria mancanza è doloroso e fa riflettere su come, al giorno d’oggi, ci siano ancora molte persone sole e la vita sia fin troppo frenetica e ci assorba.

Stili di vita che lasciano sempre più soli

L’assessore ai Servizi Sociali Sandra Moda è intervenuta sulla vicenda affermando:

“Dispiace di quanto è accaduto al signore che abitava in via Malfatti. Morire da soli, senza che nessuno se ne accorga è veramente doloroso ed è sintomo di un malessere sociale. Gli anni d'argento, dovrebbero avere quella serenità meritata dopo il lavoro di una vita. Viviamo in una società che cambia, imponendo nuovi modi e stili di vita, che ci lasciano sempre più soli. Una solitudine che la pandemia ha acuito  come problema  nei confronti delle persone anziane”.

L’assessore ha proseguito:

Sembrano lontani quegli anni, dove tra vicini di casa ci si scambiava una tazza di zucchero se per caso ne eri rimasto sprovvista, o dei figli che dopo il matrimonio, appena finito di lavorare, facevano una visita ai propri genitori prima di rientrare presso la nuova dimora, mentre ora sono costretti a cercare lavoro fuori città o a volte presso altre nazioni, dove non esistevano truffe se aprivi la porta di casa ad uno sconosciuto. Siamo una popolazione che invecchia, e dovremmo prepararci a questa nuova situazione, con progetti di Housing Sociale sul territorio, sicuramente non di facile realizzo ma non impossibile da attuare. Quanto accaduto in via Malfatti è un indicatore per intensificare le attività e i progetti futuri, rivolti alla terza età”.

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