Intro a Porto Tolle

La strategia del professor Feltrin per le spiagge del Polesine

Delta e laguna vogliono crescere: mancanza di infrastrutture e carenza di personale sono le criticità emerse dall'indagine presentata dallo studioso a sindaci ed operatori

La strategia del professor Feltrin per le spiagge del Polesine
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Giornata di studi per i comuni polesani che ospitano le spiagge e che sono alla ricerca di una strategia che porti a consolidare e, ove possibile, anche aumentare le presenze turistiche negli stabilimenti che bagnano la provincia di Rovigo. Il professor Alberto Feltrin ha infatti presentato, nella sala consiliare del comune di Porto Tolle, i risultati di una approfondita analisi dal titolo "Spiagge venete: che fare?" sulle prospettive del turismo nei comuni delle spiagge venete.

Quattro sindaci in ascolto

Alla presentazione hanno assistito il sindaco del comune ospitante, Roberto Pizzoli ma anche Valeria Mantovan di Porto Viro, Michele
Grossato sindaco di Rosolina e Serena De Perini assessore del comune di Chioggia Serena De Perini. Assieme a loro i presidenti dei Consorzi turistici del territorio, membri della Consulta del Turismo di Porto Tolle e operatori turistici dei quattro comuni coinvolti in questa tappa del progetto.

L’iniziativa si inserisce nel gruppo di azioni previste dal Contratto di costa, ovvero nella cornice operativa del progetto europeo MARLESS – MARine Litter cross-boarder awareNESS and innovation actions (nell’ambito del Programma INTERREG ITALY-CROATIA), di cui l’ente capofila è ArpaV, rappresentato nella mattinata da Lucia Da Rugna

Infrastrutture e manodopera

Il principale problema con cui la costa veneta deve fare i conti è la sostanziale assenza di grandi infrastrutture che la rendono complicata da raggiungere. Si tratta di un problema che si trascina da anni e che per essere risolto ha bisogno di un lavoro a più livelli che coinvolga le varie istituzioni.

Altra complicazione è la difficoltà di trovare dipendenti. Tra le soluzioni proposte dal prof. Feltrin ci sono l’automazione di alcune attività come ad esempio l’accettazione; l’economia di scala, quindi la creazione di aziende più grandi,  composte dalle stesse persone, che lavorino in più posti; l’assunzione di immigrati; l’aumento considerevole del salario offerto; oppure un mix tra queste strategie.

Intervenire prima del prevedibile calo

Il turismo di prossimità, nutrito dalla pandemia, ha portato ad un’impennata delle presenze nelle località turistiche del Delta nel biennio passato:  ora si devono mettere in campo strumenti e strategie atte a contrastare la discesa che verrà portata nel prossimo biennio dalla ripresa ai grandi viaggi internazionali ed intercontinentali. Per questo è indispensabile predisporre una strategia che punti a contrastare le criticità analizzate e presentate da questo studio.

La voce dei sindaci

Il Sindaco di Porto Tolle Roberto Pizzoli: “Ringrazio il Prof. Feltrin perché questo tipo di incontri offrono sempre spunti utili a mettere in moto azioni strategiche condivise che consentano alle amministrazioni e ai privati di affrontare quest’anno e quelli a venire con la consapevolezza che, anche a fronte di meno incognite rispetto agli anni del covid, la strada da percorrere deve essere una sola e deve vedere l’azione sinergica di tutta la costa del delta”.

Il Sindaco di Rosolina Michele Grossato: “Ci sono fattori che da un momento all’altro possono pregiudicare lo sviluppo economico, quindi bisogna essere preparati ad affrontarne le conseguenze. Il milione di presenze per Rosolina va congelato, andando sotto questo numero si rischia di uscire da tavoli importanti. Per quanto riguarda la Romea commerciale abbiamo avuto modo di confrontarci con il vicepresidente del consiglio Matteo Salvini, che ci ha garantito che la situazione risulta attenzionata”.

Il Sindaco di Porto Viro Valeria Mantovan: “Questo studio ci dà un metodo per dare sviluppo al nostro territorio. Uno sviluppo che deve essere accompagnata da una visione e da un’azione d’insieme”.

L’Assessore di Chioggia Serena De Perini: “Siamo davanti ad un momento storico di evoluzione, e la preziosa analisi del prof. Feltrin accende i riflettori sulla necessità di individuare l’obiettivo da prefiggersi sia per l’amministrazione che per chi lavora sul campo”

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