Protocollo d'intesa

Ripascimento spiagge del litorale: in cantiere un progetto che unisce Regione, sindaci e Camera di commercio

L'accordo prevede un impegno economico complessiva di euro 122mila euro...

Ripascimento spiagge del litorale: in cantiere un progetto che unisce Regione, sindaci e Camera di commercio
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Nella mattina odierna è stato presentato, presso il Palazzo Grandi Stazioni della Regione a Venezia un Protocollo d’Intesa per dare l’avvio ad uno studio di fattibilità relativo ad un progetto pilota di ripascimento delle spiagge del litorale veneto.

Ripascimento spiagge del litorale: in cantiere un progetto che unisce Regione, sindaci e Camera di commercio

Per avviare tale progettualità la Giunta regionale, nei giorni scorsi, ha approvato una specifica Delibera, su proposta dell’Assessore al Patrimonio ed agli Enti locali Francesco Calzavara, di concerto con gli Assessori all’Ambiente Gianpaolo Bottacin e al Turismo Federico Caner. Un progetto pilota che è stato presentato oggi in accordo con la Conferenza dei Sindaci del Litorale veneto e con la Camera di Commercio di Venezia e Rovigo.

Alla conferenza stampa sono intervenuti anche Rosanna Conte (Deputata al Parlamento Europeo), Alessandro Berton (Presidente di Unionmare Veneto), Roberta Nesto (Presidente della Conferenza dei Sindaci del Litorale veneto) e Giovanni Boscolo Moretto (Camera di Commercio di Venezia Rovigo).

"Con la Conferenza dei Sindaci del Litorale e con la Camera di Commercio di Venezia e Rovigo – ha dichiarato l’Assessore Francesco Calzavara – abbiamo presentato oggi uno storico Protocollo d’Intesa per risolvere finalmente, in maniera stabile, il problema del ripascimento della costa che affligge sempre più frequentemente e con magnitudo sempre maggiori le nostre spiagge.

Il continuo aumento del ripetersi dei fenomeni erosivi nonché la magnitudo dei danni che essi stanno procurando al litorale, evidenziano ancora di più come necessiti un approccio sempre più integrato di interventi e di natura strutturale, per il quale non sono più sufficienti quelli sinora adottati dalle singole Amministrazioni. Occorre una progettualità forte che aiuti a risolvere, in un’ottica di medio periodo, il problema garantendo al litorale condizioni di stabilità, condizioni che consentano una programmazione delle attività turistiche, economiche e produttive di tutti i territori interessati e da parte delle varie categorie di stakeholder coinvolte”.

Sono anni che la Regione del Veneto finanzia interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria del tratto di costa: dalla foce del fiume Tagliamento alla foce del Po di Goro. A fianco di interventi a carattere manutentivo di ripascimento con sabbie provenienti dalle foci fluviali, che servono a ripristinare la linea di costa erosa dalle mareggiate, vengono anche attuati interventi di carattere strutturale con la realizzazione di opere rigide, quali pennelli e barriere soffolte in roccia.

L’Obiettivo 13 dell’Agenda 2030 “Agire per il clima” prevede l’adozione di misure urgenti per combattere i cambiamenti climatici e le loro conseguenze. Fra queste il progressivo innalzamento dei mari rappresenta una delle minacce più serie per tutta la fascia costiera; gli interventi da porre in essere dovranno quindi proporre soluzioni che possano avere impatto sul litorale in un’ottica di lungo termine (30-40 anni).

Per garantire risposte sempre più concrete ed efficaci per far fronte a tale problematica che va, negli anni, ad aggravarsi a causa anche dei cambiamenti climatici in corso, la Regione Veneto ha stretto da tempo una collaborazione con l'Università di Padova - Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale, portando il tema anche all’attenzione della Commissione trasporti della Commissione europea per il reperimento di fondi comunitari disponibili in materia.

“Il Protocollo d’intesa – ha dichiarato l’Assessore all’Ambiente Gianpaolo Bottacin – che abbiamo presentato oggi, è finalizzato sia alla riqualificazione del territorio che alla sua difesa e messa in sicurezza. Perché, lo ricordo, quando l’ambiente è sicuro anche le persone che vi abitano lo sono.

Questo Protocollo rappresenta un traguardo importante perché certifica il primo passo di un rapporto di collaborazione fra gli Assessorati, per quanto riguarda la Regione e, soprattutto, di una collaborazione coi Comuni e coi Sindaci interessati direttamente dalla problematica dei ripascimenti della costa. E’ sicuramente un giorno di festa quando più Enti differenti, con varie competenze, si mettono insieme per una medesima progettualità e per cercare di affrontare questa situazione, particolarmente complessa, cercando anche soluzioni innovative”.

“Questo Protocollo d’Intesa – ha aggiunto l’Assessore Federico Caner - è un esempio di buona progettualità, condotta in modo trasversale e orientata ad un obiettivo comune. Con i suoi 72 milioni di presenze – di cui 25 milioni solo per il settore balneare - e i 18 miliardi di fatturato, il turismo rappresenta la prima voce del bilancio regionale, nello specifico il turismo balneare accoglie la domanda più alta.

La Costa veneta si conferma come uno dei territori più dinamici nell’ambito dell’offerta turistica: per garantire al litorale condizioni di stabilità tali da consentire una programmazione delle attività turistiche, economiche e produttive di tutti i territori interessati e degli stakeholder coinvolti, è necessaria una visione di ampio respiro e nel lungo periodo. Proprio pensando ad un impatto sulle attività economiche e sul settore turistico, occorre considerare come eventi calamitosi non abbiano ricadute solo sul versante della sicurezza idraulica del territorio, ma incidano negativamente sull’operatività di un settore che rappresenta un’eccellenza della Regione, producendo occupazione e servizi per l’intero litorale”.

Assessore Calzavara
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Assessore Caner e Assessore Calzavara
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Assessore Bottacin
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In questo solco si iscrive ora il Protocollo di oggi che prevede:

La Regione del Veneto contribuisca con un proprio finanziamento a favore della Conferenza dei Sindaci per l’affidamento dell’incarico di realizzazione di uno studio di fattibilità e, contestualmente, eserciti il ruolo di coordinamento e monitoraggio, attraverso le strutture regionali competenti per materia, della implementazione del percorso progettuale.

La Conferenza dei Sindaci del Litorale Veneto abbia il compito di gestire le procedure per affidare l’incarico per la realizzazione dello studio di fattibilità e garantirne la tempestiva ed efficace realizzazione, contribuendo pro quota al finanziamento dello stesso.
La Camera di Commercio di Venezia e Rovigo, infine, si impegni a fornire supporto scientifico durante l’intera fase progettuale, con particolare riferimento alle analisi di impatto economico sul sistema produttivo del litorale, contribuendo anch’esse pro quota al finanziamento dello studio di fattibilità.

Il Protocollo prevede un impegno economico complessiva di euro 122mila euro, diviso tra gli Enti stipulanti come segue: 72mila a carico di Regione Veneto, 30mila a carico della Conferenza dei Sindaci del Litorale Veneto e 20mila a carico della Camera di Commercio.

La Regione - conclude l'Assessore Calzavara, con delega anche agli Enti locali - avrà un ruolo centrale nel sostenere le Amministrazioni locali, garantendo tramite le proprie strutture un coordinamento e monitoraggio della realizzazione dello studio ed anche per il suo inserimento nel progetto pilota da presentarsi per l’accesso ai fondi della programmazione statale e/o comunitaria”.

Nella “foto di gruppo” sono presenti gli Assessori regionali Calzavara, Bottacin, Caner, la deputata Conte, il Presidente di Unionmare Veneto Berton, la Presidente della Conferenza dei Sindaci del litorale veneto Nesto e Boscolo Moretto per la Camera di Commercio.

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