Il tavolo di confronto

Crisi Berco, svolta nella vertenza: l'azienda ritira i 480 licenziamenti, salvi 200 dipendenti residenti in Polesine

Il Ministro delle Imprese, Adolfo Urso: "Il Mimit monitorerà gli esiti del confronto e si rende fin da ora disponibile a sostenere ogni iniziativa idonea al rilancio industriale di Berco”

Crisi Berco, svolta nella vertenza: l'azienda ritira i 480 licenziamenti, salvi 200 dipendenti residenti in Polesine
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Importanti sviluppi nella vertenza Berco: durante una riunione convocata presso il Ministero delle Imprese a Roma, l'azienda ha annunciato il ritiro dei licenziamenti collettivi inizialmente previsti. Una decisione che offre una nuova prospettiva anche ai 200 lavoratori residenti in Polesine ma dipendenti nella sede Trevigiana e Ferrarese dell'azienda.

Crisi Berco: salvi i 200 lavoratori residenti in Polesine

La comunicazione è giunta giovedì 14 novembre 2024 nel corso del tavolo di discussione dedicato alla vertenza Berco per le sedi di Castelfranco Veneto (Treviso) e Copparo (Ferrara).

La società, parte del gruppo tedesco ThyssenKrupp, ha deciso di sospendere non solo i licenziamenti collettivi ma anche la disdetta degli accordi integrativi aziendali. In risposta, i sindacati hanno ritirato il ricorso presentato contro le misure annunciate dall’azienda lo scorso ottobre.

Ad essere salvi, dunque, ben 480 lavoratori. 200 di questi originari del Polesine ma dipendenti per le due sedi della Berco nel Trevigiano e nel Ferrarese.

Il tavolo di confronto

L’incontro, svoltosi a Palazzo Piacentini, ha visto la partecipazione dei vertici aziendali, delle organizzazioni sindacali di Veneto ed Emilia-Romagna, e dei rappresentanti degli enti locali. Due gli stabilimenti interessati dai tagli: quello di Castelfranco Veneto e quello di Copparo, in provincia di Ferrara.

Per la Regione del Veneto erano presenti, con l’assessore al Lavoro Valeria Mantovan, i rappresentanti dell’Unità di Crisi aziendali di Veneto Lavoro e della Direzione Lavoro regionale oltre al sindaco di Castelfranco Veneto (TV).

“La settimana trascorsa dal precedente incontro ministeriale doveva servire alla Berco e alle parti sindacali per definire soluzioni alternative, ma la presenza di atti unilaterali e posizioni rigide ha fatto fallire il tentativo.

Valeria Mantovan

Avevo chiesto alle parti - afferma l’assessore regionale al Lavoro Valeria Mantovan - di non abbandonare il dialogo e pertanto ringrazio il Ministro Adolfo Urso che oggi ha proposto di riprendere il confronto azzerando gli atti unilaterali posti in essere dall’azienda, che aveva comunicato, di punto e in bianco, l’avvio della procedura di licenziamento collettivo, ma anche dal sindacato che aveva presentato ricorso al Tribunale di Ferrara. La proposta è stata accettata e la procedura che interessava 480 lavoratori è stata ritirata. A questo punto ritengo che siano state ripristinate le condizioni per la ripresa di un nuovo confronto su soluzioni e strumenti per affrontare la crisi che interessa la Berco”.

"Mi auguro - conclude l’assessore Mantovan -  che questa volta si possa pervenire a soluzioni e strumenti condivisi in vista del prossimo incontro del tavolo ministeriale previsto per il 25 novembre”.

L’impegno del Ministero

Il Ministro delle Imprese, Adolfo Urso, ha dichiarato:

“Il risultato dell’incontro di oggi deve rappresentare l’inizio di un confronto tra le parti volto a individuare le soluzioni industriali e occupazionali necessarie per superare la crisi in atto. Il Mimit monitorerà gli esiti del confronto e si rende fin da ora disponibile, per quanto di competenza, a sostenere ogni iniziativa idonea al rilancio industriale di Berco”, così il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, al termine dell’incontro.

Adolfo Urso
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