Non è indagato

Anziano spara al ladro in casa, la Procura non ha dubbi: “E’ stata legittima difesa”

L'anziano avrebbe agito solo dopo che l’intruso, entrato in casa al buio, aveva cercato di colpirlo: ha sparato mirando a non colpire zone vitali, per difendersi

Anziano spara al ladro in casa, la Procura non ha dubbi: “E’ stata legittima difesa”

Per la Procura di Rovigo non ci sono dubbi: quello avvenuto a Grignano Polesine è un caso di legittima difesa. Il procuratore Manuela Fasolato lo ha chiarito in un comunicato ufficiale dopo le notizie diffuse sul tentativo di rapina avvenuto la sera di lunedì 3 novembre 2025 in casa di un anziano.

La Procura non ha dubbi: “E’ stata legittima difesa”

Nella nota diffusa, la Procura ha spiegato che si sta indagando contro ignoti per tentata rapina aggravata. Dalle prime verifiche, infatti, è emerso che l’anziano aggredito si è trovato davanti un ladro armato di due cacciaviti e con il volto coperto da un passamontagna, che non sembrava essere solo. I due cacciaviti sono stati trovati in casa durante i rilievi.

A quel punto, il proprietario – che aveva una pistola regolarmente denunciata – ha sparato mirando a non colpire zone vitali, per difendersi. L’anziano avrebbe agito solo dopo che l’intruso, entrato in casa al buio, aveva cercato di colpirlo, nonostante fosse scattato l’allarme e avesse urlato più volte di essere armato invitando i ladri ad andarsene.

Per la Procura, quindi, la reazione del proprietario rientra pienamente nei limiti della legittima difesa previsti dal codice penale. Non ci sarà dunque nessuna indagine a suo carico per eccesso di difesa. Le indagini proseguono invece per identificare i rapinatori in fuga.

Anziano spara al ladro in casa

Tutto è successo verso le 18:30 di lunedì. Tre persone con il volto coperto avrebbero scavalcato la recinzione di una villetta alla periferia di Grignano Polesine, in provincia di Rovigo.

Appena si è accorto della loro presenza, il proprietario ha impugnato l’arma e ha sparato, ferendo uno dei malviventi. Mentre gli altri due sono riusciti a scappare nelle campagne.

Sul posto sono intervenute le pattuglie della Polizia di Stato, la Squadra Mobile e la Scientifica, che hanno eseguito i rilievi balistici e raccolto tracce e impronte utili a risalire ai responsabili.

Il caso riapre il tema della difesa in casa

La vicenda ha riacceso il dibattito sulla legittima difesa domestica. L’anziano, già vittima di un altro tentativo di furto, avrebbe reagito per paura di essere aggredito di nuovo.

La Procura, dopo aver esaminato la dinamica e le prove raccolte, ha deciso di non iscriverlo nel registro degli indagati, confermando che la sua condotta è stata proporzionata e giustificata. Le indagini continuano per rintracciare i ladri e chiarire ogni dettaglio dell’aggressione.