Polesine

I ladri si intrufolano in casa, anziano prende la pistola e spara contro di loro

Questa volta  la persona presa di mira ha ritenuto di reagire, presumibilmente anche ferendo uno dei lestofanti

I ladri si intrufolano in casa, anziano prende la pistola e spara contro di loro

Ieri, 3 novembre 2025, nel tardo pomeriggio in località Costa di Grignano Polesine (RO) una persona ha reagito ad un tentativo di rapina rispondendo a pistolettate. (in copertina una immagine di repertorio della Polizia di Stato).

A pistolettate contro i ladri

Erano le 18:30, riportano le cronache locali, quando tre malintenzionati avrebbero tentato di introdursi in una abitazione del luogo  e, per tutta risposta, il residente ha indirizzato verso di loro i colpi della sua pistola.

Non molto si sa ancora della esatta dinamica, né vengono forniti dagli inquirenti elementi sul fatto che nella realtà è tutto lì: una reazione armata ad un tentativo di rapina in casa, cosa che si pensava non potesse mai accadere, ma tanti sono i reati contro il patrimonio di cui quotidianamente si legge, che questa volta  la persona presa di mira ha ritenuto di reagire, presumibilmente anche ferendo uno dei lestofanti.

Altri intanto si meraviglia perché la cosa non avrebbe precedenti in provincia di Rovigo, mentre le Forze dell’ordine sono tutte in allarme ed impegnate nella ricerca del terzetto.

La situazione del 2023

La sicurezza percepita in questi primi dieci mesi dell’anno – secondo l’Indice di criminalità stilato da Il Sole 24 Ore – sarebbe in calo proprio nelle province più tranquille, con Rovigo a registrare furti e rapine crescenti.

Sulle 106 province italiane, l’indice fornisce il numero di reati denunciati ogni 100.000 abitanti.

Sono storie di furti, rapine, truffe e violenze con le grandi città che rimangono i principali collettori di criminalità, mentre la precarietà della sicurezza si sta estendendo anche a province di medie dimensioni.

Il Sole 24 Ore porta ad esempio proprio Rovigo che nel 2023 era al 56 posto in questo indice di sicurezza che andava calando rispetto agli anni precedenti, ancorché venisse fatto notare come Rovigo fosse la seconda provincia con meno furti, dopo Belluno.

La situazione del 2024

Era la fine di dicembre 2024, quando il Comandante Provinciale dei Carabinieri, Colonnello Edoardo Campora, nella conferenza stampa di fine anno tirava le somme e rappresentava che la centrale operativa aveva ricevuto ben 130 mila chiamate, mentre 200 atti predatori erano stati denunciati in più rispetto all’anno precedente.

Il Colonnello Edoardo Campora nella Conferenza stampa di fine dicembre 2024

Erano i numeri, insomma, a dire che la situazione in provincia non era affatto felice ed a fronte di un buon numero di casi risolti, andavano però annoverati 6.214 delitti perseguiti su 7.000 commessi con 1.305 persone denunciate, di cui 1.235 in stato di libertà.

Il numero di emergenza 112 aveva ricevuto 355 chiamate al giorno (dalle 81.413 del 2023 su era passati alle 130.000 del 2024) per liti, codici rossi, furti ed altro.

Ancora: 7.000 erano state le chiamate automatiche da sistemi anti intrusione e 18.250 quelle citofoniche fatte ai vari Comandi della provincia in orario di chiusura.

Discorso a parte meritavano anche i braccialetti elettronici: migliaia gli allarmi dai numerosi braccialetti: tra quelli coatti (appena 70) e quelli a disposizione delle persone che hanno chiesto protezione.

Non erano stati pochi neppure i controlli delle Stazioni e dei Nuclei Radiomobili del polesine: 60.000 le persone e quasi 35.000 i veicoli controllati, appunto.

Sulla strada, 112 persone denunciate per guida in stato di ebbrezza alcolica e 21 alla guida sotto l’effetto di droghe, ed un totale di 400 incidenti stradali registrati con 6 decessi e 215 feriti.

Impegnativo era stato anche il contrasto al traffico di sostanze stupefacenti: 35 reati; 16 arrestati; 22 denunce e 78 segnalazioni di assuntori.

Da 127 a 152 erano passate anche le denunce di violenza di genere mentre sul fronte dei reati contro il patrimonio, che è la materia da cui siamo partiti, le denunce dei furti in abitazione perseguiti dall’Arma, nell’intero 2024, sono state oltre 700 (500 nel 2023) con un aumento esponenziale registrato nei mesi di ottobre, novembre e dicembre, storicamente considerato il periodo peggiore.

Le impressioni del 2025

Visto come l’indice di sicurezza, numeri alla mano vada peggiorando, intanto, Rovigo continua a registrare furti e tentati furti: solo sabato scorso sarebbero stati segnalati furti in Commenda, nella zona di viale Porta Adige con accessi ai piani superiori.

Sempre nel fine settimana sono stati segnalati furti anche in Alto Polesine, a Trecenta, Cavazzana e Baruchella.

Considerazioni finali

In attesa dei numeri che il Comando Provinciale dei Carabinieri non mancherà di riferire nella conferenza annuale di fine dicembre, l’andamento sopra descritto non andrebbe preso solo per il suo valore statistico ma proprio quale sintomo di un’emergenza per la quale essere prepararti: dal punto di vista della risposta Istituzionale, si intende, prima che si moltiplichi il ..fai da te.