Emergenza granchio blu, assessore Corazzari: "C'è chi parla e chi agisce, la Regione Veneto ha agito"
E' stata convocata per il prossimo giovedì 20 luglio 2023 una riunione del Comitato Direttivo per gestire al meglio l'emergenza nel Delta del Po
A chi ha accusato la Regione di non aver agito in tempo, l'assessore alla Pesca, Cristiano Corazzari, risponde che non è vero: è stata infatti convocata per il prossimo giovedì 20 luglio 2023 una riunione del Comitato Direttivo per gestire al meglio l'emergenza Granchio Blu. (Crediti fotografici: Erikmadsen)
Emergenza granchio blu, assessore Corazzari: "C'è chi parla e chi agisce, la Regione Veneto ha agito"
Il Granchio Blu è una vera e propria piaga che si è abbattuta sul Delta del Po. Una strage di vongole quella segnalata dal Consorzio pescatori del Polesine, soprattutto nella zona di Porto Tolle, già dallo scorso dicembre 2022.
Una situazione allarmante a cui la Regione Veneto sta cercando di trovare una risposta, come ha sottolineato l'Assessore alla Pesca della Regione Veneto, Cristiano Corazzari:
“La Regione del Veneto si sta muovendo attivamente sulla problematica del Granchio Blu in stretto contatto con il Prefetto di Rovigo, la Provincia di Rovigo il Comune di Porto Tolle e la Regione Emilia Romagna. In particolare, in qualità di Presidente di turno del Distretto di Pesca del Nord Adriatico, organismo riconosciuto dal Ministero dell’Agricoltura e composto dalle tre Regioni costiere dell’Adriatico settentrionale, ho convocato d’urgenza una riunione del Comitato Direttivo per il prossimo giovedì 20 luglio specificamente dedicata all’emergenza Granchio Blu”.
In relazione ai timori e a qualche polemica emersi dopo la comparsa del granchio blu nelle acque del Polesine, l'assessore continua:
“Da giorni - aggiunge Corazzari - la Regione del Veneto sta lavorando fianco a fianco con il Comune di Porto Tolle e il Consorzio delle Cooperative pescatori del Polesine per individuare le concrete misure efficaci per affrontare il fenomeno, tra le quali le modalità migliori per la cattura di tale specie aliena e idonee forme di utilizzo e smaltimento degli esemplari catturati”.
Corazzari risponde anche a chi si è lamentato delle soluzioni adottate nella vicina Goro, nel ferrarese, una zona colpita dalla stessa difficoltà. Ma l'assessore ricorda che l’Ordinanza del Sindaco del Comune di Goro del 7 luglio 2023 “non ha fatto altro che autorizzare per l’area ferrarese modalità di intervento e attrezzature che erano già consentite e in pieno utilizzo nelle lagune venete fin dall’approvazione della Carta Ittica Regionale e del Regolamento Regionale dello scorso gennaio 2023".
"Ciò che è stato messo in atto a Goro dal 7 luglio - continua Corazzari - in Comune di Porto Tolle si faceva già da almeno 6 mesi. Tutti gli interventi messi in campo a Goro erano già stati assunti dalla Regione del Veneto in precedenza; e così sarà anche in futuro, in considerazione della strettissima collaborazione tra le due Amministrazioni Regionali”.
“In pieno accordo con il Consorzio Cooperative Pescatori del Polesine – conclude Corazzari - stiamo mettendo a punto nuove e più efficaci forme di intervento che saranno definite in tempi molto brevi, in accordo con Prefettura di Rovigo e Comune di Porto Tolle. La Regione del Veneto, peraltro, aveva affrontato il problema del Granchio Blu fin dal novembre scorso, affidando una specifica ricerca sul tema all’Università di Venezia in collaborazione con la Fondazione della Pesca di Chioggia”.