31^ edizione

Alla scoperta del Polesine: Giornate FAI di Primavera, 25 e 26 marzo 2023

Non lasciarti sfuggire i meravigliosi siti in provincia di Rovigo... ecco le prossime tappe

Alla scoperta del Polesine: Giornate FAI di Primavera, 25 e 26 marzo 2023
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Il Polesine è un luogo ricco di paesaggi straordinari ma anche un patrimonio culturale da salvaguardare e da scoprire. Oggi vi portiamo alla scoperta di tre luoghi in provincia di Rovigo, che forse conoscerete già o forse non vi è mai capitato di visitare: Villa Cappello Rama (a Pontecchio Polesine), il complesso di Cà Salvioni Fracasso e Villa Grimani (in località Grompo). Vi racconteremo brevemente la storia di questi tre siti e se ne sarete incuriositi potrete visitarli di persona il prossimo fine settimana, durante le “Giornate FAI di Primavera”.

Alla scoperta del Polesine

Ci sono posti in Polesine che meritano la giusta attenzione e di essere conosciuti. Tre di questi luoghi potranno essere visitati nel prossimo fine settimana, il 25 e 26 marzo 2023, in occasione delle "Giornate FAI di Primavera". Vediamo insieme la loro storia...

A pochi passi dal centro abitato di Pontecchio Polesine (comune di poco più di 2000 abitanti alle porte di Rovigo) si trova Villa Cappello Rama. Un complesso composto da villa padronale, cappella gentilizia e barchessa racchiuse in circa un ettaro di terreno di forma rettangolare. La villa è stata restaurata nei minimi particolari e nel tempo, oltre al restauro, è stata arredata con gusto ed intelligenza; ora al suo interno custodisce anche un’imponente biblioteca di volumi esclusivamente dedicati alle ville venete.

L'apertura di Villa Cappello Rama avverrà nel prossimo fine settimana in via eccezionale, grazie alla disponibilità del Prof. Giulio Rama, attuale proprietario del complesso, che permetterà ai presenti di visitare la proprietà in quasi tutta la sua interezza. Con l'occasione sarà, inoltre, ricordata la figura del padre Renato Rama che intraprese nel 1997 il recupero di questo fantastico complesso storico e che purtroppo ci ha lasciato nel 2020.

Villa Cappello Rama, interno

Poco distante si erge Il complesso di Cà Salvioni Fracasso, dove si apprezzeranno l'oratorio e la casa padronale, con uno dei due storici camini ancora presenti. I volontari racconteranno il progetto di recupero che la famiglia Fracasso intende realizzare e  che include  anche la destinazione di una piccionaia di 18 metri di altezza a primo ecomuseo verticale dedicato all'agricoltura.

Il complesso di Cà Salvioni Fracasso si trova a circa 1 km dal centro del paese di Pontecchio Polesine, si tratta di una corte agricola padronale del Settecento che si è conservata quasi immutata fino ai giorni nostri. Ad oggi è ancora utilizzata per gestire il fondo agricolo da parte della Famiglia Fracasso, infatti nei campi circostanti la corte troviamo coltivato il grano che servirà alla produzione della loro rinomata pasta.

Ca' Salvioni Fracasso

Nella campagna rodigina, in località Grompo (RO), si trova Villa Grimani, luogo dai più conosciuto come "Barchesse Grimani", la cui architettura è attribuibile all'architetto veronese Michele Sammicheli. Si tratta di un complesso di enormi dimensioni che nel tempo è stato suddiviso in varie proprietà. Negli ultimi anni, grazie all'acquisizione di tutti questi appezzamenti da parte di un mecenate amante dell'arte, il complesso è stato ricomposto e si è iniziato un recupero graduale della struttura mantenendone i canoni stilistici e cercando di riportarla agli antichi splendori. In occasione delle Giornate FAI di Primavera sarà possibile entrare nella villa padronale (dove sono in corso i restauri), nel granaio e nelle cantine, ampliando poi la visita alla corte e volgendo uno sguardo al futuro di Villa Grimani attraverso le idee di chi sta investendo sul suo recupero.

Villa Grimani

Giornate FAI di Primavera: 25 e 26 marzo

Sabato 25 e domenica 26 marzo 2023 si rinnova l’appuntamento con le “Giornate FAI di Primavera”, il più importante evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese. Anche in questa 31ª edizione, la manifestazione di punta del FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano ETS offrirà l’opportunità di scoprire e riscoprire, insieme ai volontari della Fondazione, tesori di storia, arte e natura in tutta Italia con visite a contributo libero in oltre 750 luoghi di 400 città, la maggior parte dei quali solitamente inaccessibili o poco conosciuti (elenco dei luoghi aperti e modalità di partecipazione su www.giornatefai.it).

Le Giornate FAI di Primavera sono ormai il simbolo di una vocazione collettiva che anima l’Italia: quella per la cura e la valorizzazione del proprio patrimonio culturale. Questa manifestazione, ormai nota e consolidata, capace di coinvolgere ogni anno centinaia di migliaia di cittadini alla scoperta dei loro territori, si deve all’impegno e alla creatività di migliaia di volontari del FAI, affiancati da altrettanti studenti delle scuole italiane – gli Apprendisti Ciceroni – formati per l’occasione, ma si fonda anche sulla partecipazione di centinaia di istituzioni, associazioni, enti pubblici e privati, che in numero sempre maggiore, di anno in anno, vi collaborano, mettendo a disposizione luoghi, risorse e competenze, perché riconoscono in essa un’occasione unica e imperdibile di promozione e di rilancio, e una buona azione per “il Paese più bello del mondo”, che va a beneficio di tutti.

Grazie alle Giornate del FAI luoghi sconosciuti e abbandonati sono tornati all’attenzione del pubblico, e ciò ha cambiato talvolta il loro destino, e luoghi chiusi al pubblico, tradizionalmente non considerati beni culturali, hanno scoperto invece di avere un valore culturale da promuovere e soprattutto condividere. Questa partecipazione larga e trasversale, guidata da un sentimento civile di orgoglio, appartenenza e responsabilità, fa il successo delle Giornate FAI di Primavera.

Altrettanto largo e trasversale è il ventaglio di luoghi e storie da scoprire o approfondire, nascosti e inediti, curiosi e sorprendenti, originali e affascinanti, magari proprio dietro casa: ville, chiese, palazzi storici, castelli, musei e aree archeologiche, edifici di archeologia industriale, collezioni d’arte, biblioteche, edifici civili e militari, luoghi di lavoro e laboratori artigiani, e poi parchi, aree naturalistiche, giardini e borghi.

"Si tratta di un appuntamento importante dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico della nostra Nazione. Le Giornate FAI sono un'iniziativa che unisce l'Italia, un percorso di conoscenza e presa di coscienza indispensabile. Per salvare il nostro patrimonio bisogna amarlo e, prima ancora, conoscerlo - ha detto il Ministro della cultura, Gennaro Sangiuliano, nel corso della conferenza stampa nazionale di presentazione dell’evento che si è svolta il 16 marzo al Ministero della cultura - Grazie all'opera di migliaia di volontari, luoghi spesso inaccessibili saranno aperti e visitabili, è un'opportunità preziosa per ritrovare il carattere originale della nostra identità nazionale e per dare modo di sprigionare un'incontenibile voglia d'Italia che viene dall’estero. Stiamo lavorando a decine di interventi di valorizzazione con il PNRR e altri stanziamenti sbloccando risorse ferme e inutilizzate".

"In questi 31 anni di esistenza – sostiene il Presidente del FAI, Marco Magnifico - le Giornate FAI hanno scritto una sorta di Enciclopedia spontanea che a tutti gli effetti si è aggiunta a quella ufficiale per narrare lo smisurato Patrimonio storico, artistico e paesaggistico italiano".

Dichiara Ines Lanfranchi Thomas, Presidente FAI Veneto: "Le Giornate FAI di Primavera del 25 e 26 marzo aprono al pubblico le porte di bellezze nascoste e poco conosciute del territorio: questo è possibile grazie ai volontari che hanno scelto con cura le aperture e agli studenti che in questi due giorni, con le loro narrazioni, offriranno al pubblico visite speciali e uniche. La qualità dell’offerta culturale, nella scelta dei luoghi e nella loro storia è un’occasione di alto livello che il FAI, con i volontari e gli Apprendisti Ciceroni, prepara ogni anno per i visitatori".

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