Dal Bonus Casa al Bonus 110: bonifico parlante per le detrazioni fiscali

Dal Bonus Casa al Bonus 110: bonifico parlante per le detrazioni fiscali
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Asseverazioni, APE e visto di conformità relativi al Bonus Casa possono essere detratti parimenti agli oneri afferenti ai lavori in senso stretto. Qual è però la modalità di pagamento? Possono essere usati anche contanti, assegni e bonifici? Approfondiamo l'argomento.

Le norme vigenti in ambito Bonus 110 contemplano l’acquisizione del visto di conformità che è, dunque, obbligatorio. L’obbligo vige sia nel caso si prediliga la cessione del credito o lo sconto in fattura sia che invece si scelga la detrazione fiscale nella dichiarazione redditi. Qualora invece si opti per il modulo precompilato o per la dichiarazione tramite sostituto d’imposta, il visto non è necessario.

Se sono previsti lavori di riqualificazione energetica, bisogna acquisire l’asseverazione che viene rilasciata da un tecnico con specifica abilitazione. In tal caso, la riqualificazione va opportunamente dimostrata tramite APE, sia prima dei lavori che a lavori ultimati.

Oltre al Bonus Casa vi sono altre agevolazioni che solo in alcuni casi richiedono visto e asseverazione. Parliamo dell’Ecobonus, del Bonus Facciata, del Bonus Ristrutturazione, ecc…).Il visto e l’asseverazione non servono quando si usa il beneficio come detrazione fiscale e quando si tratta di lavori in edilizia libera o lavori di importo non superiore a 10.000 euro.Contrariamente, sono richiesti sia visto che asseverazione quando si vuole usufruire del Bonus Facciata con la modalità dello sconto o della cessione del credito, quando non si tratta di lavori di edilizia libera o se l’importo degli stessi supera i 10.000 euro.

Ma come vanno pagati gli oneri relativi a visto conformità, asseverazioni ed APE?Con il bonifico parlante. Se ci si sta chiedendo cosa comporti ma soprattutto come si effettua, si può prendere come riferimento la guida offerta da Dove.it, la prima agenzia immobiliare online a zero commissioni. Il bonifico parlante è l’unico strumento per ottenere le detrazioni fiscali, permettendo di fatto di tenere traccia dei dati sia del destinatario che del contribuente. Le spese sostenute tramite carta di credito o assegni, infatti, non vengono conteggiate al fine della detrazione.

Il bonifico parlante deve contenere determinate informazioni, quali il codice fiscale di chi usufruisce del Bonus, il numero di P.IVA o codice fiscale del soggetto a cui il bonifico è destinato e la causale del versamento.Infine, questa forma speciale di bonifico è soggetta a ritenuta dell’8%.

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