Cade l'amministrazione

Gaffeo se ne va: "Dimissioni irrevocabili"

La decisione presa dopo la nota di ieri del PD che ieri ha fatto sapere di uscire dalla maggioranza. A giugno si vota

Gaffeo se ne va: "Dimissioni irrevocabili"
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Edoardo Gaffeo si è dimesso dalla carica di sindaco di Rovigo. E' la seconda volta che succede, dopo la crisi di due anni fa poi rientrata con la mediazione del Partito Democratico nazionale. Gaffeo ha comunicato la sua scelta in una conferenza stampa che segue di 24 ore la decisione di uscire dalla maggioranza che era stata ufficializzata dal PD ieri con un comunicato.

"Scelta irrevocabile"

La vicinanza delle elezioni che si svolgeranno a giugno rende praticamente impossibile la ricomposizione di un rapporto - quello tra civici e partito democratico - che è sempre stato complicato e che è precipitato nell'ultimo periodo.

"Il Partito democratico ha usato parole durissime e inequivocabili - ha detto Gaffeo - sostenendo che questa amministrazione non ha saputo ascoltare, non ha voluto coinvolgere, non ha saputo governare e anzi ha prodotto i danni che sono sotto gli occhi di tutti. Il Partito Democratico ha tre assessori in giunta (presenti alla conferenza stampa ndr) un presidente del consiglio e molte posizioni di vertice in aziende controllate.

Questo modo di fare è poco serio - aggiunge Gaffeo - perché secondo me significa non assumersi delle responsabilità e scaricarle sulle spalle di altri. E' chiaro che stiamo parlando di 'giochini': ne prendo atto ma non fanno parte del mio modo di essere.

Sono molto dispiaciuto perché credo che l'elettorato del PD non si meriti questa classe dirigente e sono profondamente convinto che chi vota PD abbia idea di una gestione del bene comune che non è in linea con quella manifestata con prese di distanza a mezzo stampa ripetute da oltre un anno. Fino a che si è trattato di assumermi responsabilità e fare in modo che l'azione amministrativa continuasse, accettando anche attacchi e in alcune fasi offese personali, sono andato avanti ma non posso accettare le minacce come quelle contenute nel comunicato mandato alla stampa in cui si chiarisce che non c'è nessun accordo su quali azioni amministrative debbano essere portate avanti nell'ambito di una maggioranza per il bene della città".

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