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Tra i premiati del VII Columbus International Award di Genova il presidente del Gruppo Netweek Gianfranco Sciscione

A Palazzo Tursi l'evento dedicato alla figura del grande navigatore organizzato dalla Fondazione Italy

Tra i premiati del VII Columbus International Award di Genova il presidente del Gruppo Netweek Gianfranco Sciscione

Il suggestivo Salone di Rappresentanza di Palazzo Tursi a Genova, questa mattina ha ospitato la VII Edizione del Columbus International Award, un evento che nel nome del grande navigatore genovese, rende omaggio alle eccellenze italiane. Tra i premiati il Capitano di Vascello Nicasio Falica, nuovo comandante dell’orgoglio italiano Amerigo Vespucci, e il presidente del Gruppo Netweek, l’editore Gianfranco Sciscione, al quale è stato assegnato il Media Operator Award riservato agli operatori della comunicazione.

L’evento organizzato dalla Fondazione Italy di Massimiliano Ferrara

Gianfranco Sciscione

A presentare l’evento organizzato dalla Fondazione Italia presieduta da Massimiliano Ferrara, è stata la giornalista Marilena Alescio. Prima delle premiazioni, c’è stato spazio per gli intervenuti di due relatori d’eccezione come lo  storico Ruggero Marino e il docente Edoardo D’Angelo, che hanno tratteggiato la figura di Cristoforo Colombo.

Suggestive le parole del presidente del Gruppo Netweek (di cui fa parte anche questo giornale) Gianfranco Sciscione, che nel ricevere il prestigioso riconoscimento, ha ricordato gli inizi avventurosi dell’avvincente carriera imprenditoriale nel campo della televisione. “Ora il nostro gruppo conta decine di televisioni regionali, qui in Liguria Telecity e Telegenova, e un canale nazionale (il61) oltre a 500 tra giornalisti, tecnici e altri collaboratori – ha ricordato Sciscione – ma gli inizi quasi cinquant’anni fa non sono stati facili e successivamente mi sono sempre rifiutato di cedere alle lusinghe di chi voleva comprare le nostre televisioni”.

Gianfranco Sciscione

Oltre all’attestato anche un omaggio ai premiati realizzato dall’artigiano salentino Agostino Branca: un piatto in ceramica raffigurante Colombo.

Sciscione non ha risparmiato qualche aneddoto contenuto nel libro recentemente dato alle stampe: “Il grande sogno. Il ragazzo che sognava la televisione” in cui ripercorre i 47 anni di carriera imprenditoriali nel campo televisivo.

“Ero un ragazzo di appena 25-26 anni, con un diploma da ragioniere e un contratto di assunzione in tasca per andare a lavorare in una grande banca – ha ricordato abbozzando un sorriso –  Strappai quel contratto… mio papà – che era un carabiniere – non la prese bene. Mia mamma neppure e ricordo che mi disse: “Mio figlio è pazzo”. Poi si dovettero ricredere, anche se papà all’inizio mi ripeteva che sarei finito in galera, perché quello che facevo era illegale. Ci vollero infatti anni prima che lo Stato varasse quella conosciuta come la Legge Mammì che di fatto liberalizzava l’etere, quindi la libera concorrenza nel mercato televisivo”.

Gianfranco Sciscione

L’evento è stato organizzato grazie a FERRARA – event & communication e SFP – Social Future Project, in collaborazione con Genesis InteriorsAdviceTourismLutinX e Agostino Branca – Creazioni in Ceramica. Ha collaborato anche  Pasqualino Buonfiglio, Presidente di Social Future Project.

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