Regione Veneto: linee di indirizzo per la riapertura delle attività economiche e produttive
Frutto dell'intesa fra regioni e Governo in seguito all'approvazione del Decreto legge n.33 16 maggio 2020.
Frutto dell’intesa fra regioni e Governo in seguito all’approvazione del Decreto legge n.33 16 maggio 2020, le schede tecniche che seguono, diffuse da Regione Veneto, contengono indirizzi operativi specifici validi per i singoli settori di attività, finalizzati a fornire uno strumento sintetico e immediato di applicazione delle misure di prevenzione e contenimento di carattere generale, per sostenere un modello di ripresa delle attività economiche e produttive compatibile con la tutela della salute di utenti e lavoratori.
In continuità con le disposizioni nazionali e dell’Inail
In particolare, in ogni scheda sono integrate le diverse misure di prevenzione e contenimento riconosciute a livello scientifico per contrastare la diffusione del contagio, tra le quali: norme comportamentali, distanziamento sociale e contact tracing.
Le indicazioni in esse contenute si pongono inoltre in continuità con le indicazioni di livello nazionale, in particolare con il protocollo condiviso tra le parti sociali approvato dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 26 aprile 2020, nonché con i criteri guida generali di cui ai documenti tecnici prodotti da INAIL e Istituto Superiore di Sanità con il principale obiettivo di ridurre il rischio di contagio per i singoli e per la collettività in tutti i settori produttivi ed economici.
In tale contesto, il sistema aziendale della prevenzione consolidatosi nel tempo secondo l’architettura prevista dal decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 costituisce la cornice naturale per supportare la gestione integrata del rischio connesso all’attuale pandemia. In ogni caso, solo la partecipazione consapevole e attiva di ogni singolo utente e lavoratore, con pieno senso di responsabilità, potrà risultare determinante, non solo per lo specifico contesto aziendale, ma anche per la collettività.
Infine, è opportuno che le indicazioni operative di cui al presente documento, eventualmente integrate con soluzioni di efficacia superiore, siano adattate ad ogni singola organizzazione, individuando le misure più efficaci in relazione ad ogni singolo contesto locale e le procedure/istruzioni operative per mettere in atto dette misure. Tali procedure/istruzioni operative possono coincidere con procedure/istruzioni operative già adottate, purché opportunamente integrate, così come possono costituire un addendum connesso al contesto emergenziale del documento di valutazione dei rischi redatto ai sensi del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81.
Resta inteso che in base all’evoluzione dello scenario epidemiologico le misure indicate potranno essere rimodulate, anche in senso più restrittivo.
Ristorazione
• Predisporre una adeguata informazione sulle misure di prevenzione, comprensibile anche per i clienti di altra nazionalità.
• Potrà essere rilevata la temperatura corporea, impedendo l’accesso in caso di temperatura > 37,5 °C.
• È necessario rendere disponibili prodotti igienizzanti per i clienti e per il personale anche in più punti del locale, in particolare all’entrata e in prossimità dei servizi igienici, che dovranno essere puliti più volte al giorno.
• Negli esercizi che dispongono di posti a sedere privilegiare l’accesso tramite prenotazione, mantenere l’elenco dei soggetti che hanno prenotato, per un periodo di 14 giorni. In tali attività non possono essere presenti all’interno del locale più clienti di quanti siano i posti a sedere.
• Negli esercizi che non dispongono di posti a sedere, consentire l’ingresso ad un numero limitato di clienti per volta, in base alle caratteristiche dei singoli locali, in modo da assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione tra i clienti.
• Laddove possibile, privilegiare l’utilizzo degli spazi esterni (giardini, terrazze, plateatici), sempre nel rispetto del distanziamento di almeno 1 metro.
• I tavoli devono essere disposti in modo che le sedute garantiscano il distanziamento interpersonale di almeno 1 metro di separazione tra i clienti, ad eccezione delle persone che in base alle disposizioni vigenti non siano soggette al distanziamento interpersonale; detto ultimo aspetto afferisce alla responsabilità individuale. Tale distanza può essere ridotta solo ricorrendo a barriere fisiche tra i diversi tavoli adeguate a prevenire il contagio tramite droplet.
• La consumazione al banco è consentita solo se può essere assicurata la distanza interpersonale di almeno 1 metro tra i clienti, ad eccezione delle persone che in base alle disposizioni vigenti non siano soggette al distanziamento interpersonale; detto ultimo aspetto afferisce alla responsabilità individuale.
• La consumazione a buffet non è consentita.
• Il personale di servizio a contatto con i clienti deve utilizzare la mascherina
e deve procedere ad una frequente igiene delle mani con soluzioni idro alcoliche (prima di ogni servizio al tavolo).
• Favorire il ricambio d’aria negli ambienti interni ed escludere totalmente, per gli impianti di condizionamento, la funzione di ricircolo dell’aria.
• La postazione dedicata alla cassa può essere dotata di barriere fisiche
(es. schermi); in alternativa il personale deve indossare la mascherina e avere a disposizione gel igienizzante per le mani. In ogni caso, favorire modalità di pagamento elettroniche, possibilmente al tavolo.
• I clienti dovranno indossare la mascherina tutte le volte che non si è seduti al tavolo.
• Al termine di ogni servizio al tavolo andranno previste tutte le consuete misure di disinfezione delle superfici, evitando il più possibile utensili e contenitori riutilizzabili se non igienizzati (saliere, oliere, ecc). Per i menù favorire la consultazione online sul proprio cellulare, o predisporre menù in stampa plastificata, e quindi disinfettabile dopo l’uso, oppure cartacei a perdere.
Stabilimenti balneari e spiagge
Le presenti indicazioni si applicano agli stabilimenti balneari, alle spiagge attrezzate e alle spiagge libere.
• Predisporre una adeguata informazione sulle misure di prevenzione,
comprensibile anche per i clienti di altra nazionalità. Si promuove, a tal proposito, l’accompagnamento all’ombrellone da parte di personale dello stabilimento adeguatamente preparato (steward di spiaggia) che illustri ai clienti le misure di prevenzione da rispettare.
• È necessario rendere disponibili prodotti igienizzanti per i clienti e per il personale in più punti dell’impianto.
• Privilegiare l’accesso agli stabilimenti tramite prenotazione e mantenere l’elenco delle presenze per un periodo di 14 gg.
• Potrà essere rilevata la temperatura corporea, impedendo l’accesso in caso di temperatura > 37,5 °C.
• La postazione dedicata alla cassa può essere dotata di barriere fisiche (es. schermi); in alternativa il personale deve indossare la mascherina e avere a disposizione gel igienizzante per le mani. In ogni caso, favorire modalità di pagamento elettroniche, eventualmente in fase di prenotazione.
• Riorganizzare gli spazi, per garantire l’accesso allo stabilimento in modo ordinato, al fine di evitare assembramenti di persone e di assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione tra gli utenti, ad eccezione dei componenti dello stesso nucleo familiare o conviventi o piccoli gruppi (< 5) di colleghi/amici. Se possibile organizzare percorsi separati per l’entrata e per l’uscita.
• Assicurare un distanziamento tra gli ombrelloni (o altri sistemi di ombreggio) in modo da garantire una superficie di almeno 10 m2 per ogni ombrellone, indipendentemente dalla modalità di allestimento della spiaggia (per file orizzontali o a rombo).
• Tra le attrezzature di spiaggia (lettini, sedie a sdraio), quando non posizionate nel posto ombrellone, deve essere garantita una distanza di almeno 1 m.
• Regolare e frequente pulizia e sanificazione delle aree comuni, spogliatoi, cabine, docce, servizi igienici, etc., comunque assicurata dopo la chiusura dell’impianto.
• Le attrezzature come ad es. lettini, sedie a sdraio, ombrelloni etc. vanno
sanificati ad ogni cambio di persona o nucleo famigliare. In ogni caso
la sanificazione deve essere garantita ad ogni fine giornata.
• Per quanto riguarda le spiagge libere, si ribadisce l’importanza dell’informazione e della responsabilizzazione individuale da parte degli avventori nell’adozione di comportamenti rispettosi delle misure di prevenzione. Al fine di assicurare il rispetto della distanza di sicurezza di almeno 1 metro tra le persone e gli interventi di pulizia e sanificazione dei servizi eventualmente presenti si suggerisce la presenza di un addetto alla sorveglianza.
• E’ da vietare la pratica di attività ludico-sportive di gruppo che possono
dar luogo ad assembramenti.
• Gli sport individuali che si svolgono abitualmente in spiaggia (es. racchettoni) o in acqua (es. nuoto, surf, windsurf, kitesurf) possono essere regolarmente praticati, nel rispetto delle misure di distanziamento interpersonale. Diversamente, per gli sport di squadra (es. beach-volley, beach-soccer) sarà necessario rispettare le disposizioni delle istituzioni competenti.
Strutture ricettive
Le presenti indicazioni si applicano alle strutture ricettive alberghiere, complementari e alloggi in agriturismo.
• Predisporre una adeguata informazione sulle misure di prevenzione,
comprensibile anche per i clienti di altra nazionalità.
• Potrà essere rilevata la temperatura corporea, impedendo l’accesso in caso
di temperatura > 37,5 °C.
• Garantire il rispetto del distanziamento interpersonale di almeno un metro
in tutte le aree comuni e favorire la differenziazione dei percorsi all’interno delle strutture, con particolare attenzione alle zone di ingresso e uscita. Si suggerisce, a tal proposito, di affiggere dei cartelli informativi e/o di delimitare gli spazi (ad esempio, con adesivi da attaccare sul pavimento, palline, nastri segnapercorso, ecc.).
• La postazione dedicata alla reception e alla cassa può essere dotata di barriere fisiche (es. schermi); in ogni caso, favorire modalità di pagamento elettroniche e gestione delle prenotazioni online, con sistemi automatizzati di check-in e check-out ove possibile.
• L’addetto al servizio di ricevimento deve provvedere, alla fine di ogni turno
di lavoro, alla pulizia del piano di lavoro e delle attrezzature utilizzate.
• Gli ospiti devono sempre indossare la mascherina, mentre il personale
dipendente è tenuto all’utilizzo della mascherina sempre quando in presenza
dei clienti e comunque in ogni circostanza in cui non sia possibile garantire
la distanza interpersonale di almeno un metro.
• Garantire un’ampia disponibilità e accessibilità a sistemi per l’igiene delle
mani con soluzioni idro-alcoliche in varie postazioni all’interno della struttura, promuovendone l’utilizzo frequente da parte dei clienti e del personale dipendente.
• Ogni oggetto fornito in uso dalla struttura all’ospite, dovrà essere sanificato
prima e dopo di ogni utilizzo.
• L’utilizzo degli ascensori dev’essere tale da consentire il rispetto della distanza interpersonale, pur con la mascherina, prevedendo eventuali deroghe in caso di componenti dello stesso nucleo familiare/gruppo di viaggiatori.
• Garantire la frequente pulizia e disinfezione di tutti gli ambienti e locali,
con particolare attenzione alle aree comuni e alle superfici toccate con maggiore frequenza (corrimano, interruttori della luce, pulsanti degli ascensori, maniglie di porte e finestre, ecc.).
• Per quanto riguarda il microclima, è fondamentale verificare le caratteristiche di aerazione dei locali e degli impianti di ventilazione e la successiva messa in atto in condizioni di mantenimento di adeguati ricambi e qualità dell’aria indoor. Per un idoneo microclima è necessario:
/ garantire periodicamente l’aerazione naturale nell’arco della giornata in tutti gli ambienti dotati di aperture verso l’esterno, dove sono presenti postazioni di lavoro, personale interno o utenti esterni (comprese le aule di udienza ed i locali openspace), evitando correnti d’aria o freddo/caldo eccessivo durante il ricambio naturale dell’aria;
/ aumentare la frequenza della manutenzione / sostituzione dei pacchi filtranti dell’aria in ingresso (eventualmente anche adottando pacchi filtranti più efficienti);
/ in relazione al punto esterno di espulsione dell’aria, assicurarsi che permangano condizioni impiantistiche tali da non determinare l’insorgere di inconvenienti igienico sanitari nella distanza fra i punti di espulsione ed i punti di aspirazione;
/ attivare l’ingresso e l’estrazione dell’aria almeno un’ora prima e fino ad una dopo l’accesso da parte del pubblico;
/ nel caso di locali di servizio privi di finestre quali archivi, spogliatoi, servizi igienici, ecc., ma dotati di ventilatori/estrattori meccanici, questi devono essere mantenuti in funzione almeno per l’intero orario di lavoro;
/ per quanto riguarda gli ambienti di collegamento fra i vari locali dell’edificio (ad esempio corridoi, zone di transito o attesa), normalmente dotati di minore ventilazione o privi di ventilazione dedicata, andrà posta particolare attenzione al fine di evitare lo stazionamento e l’assembramento di persone, adottando misure organizzative affinché gli stessi ambienti siano impegnati solo per il transito o pause di breve durata;
/ negli edifici dotati di specifici impianti di ventilazione con apporto di aria esterna, tramite ventilazione meccanica controllata, eliminare totalmente la funzione di ricircolo dell’aria;
/ Relativamente agli impianti di riscaldamento/raffrescamento che fanno uso di pompe di calore, fancoil, o termoconvettori, qualora non sia possibile garantire la corretta climatizzazione degli ambienti tenendo fermi gli impianti, pulire in base alle indicazioni fornite dal produttore, ad impianto fermo, i filtri dell’aria di ricircolo per mantenere i livelli di filtrazione/rimozione adeguati.
/ le prese e le griglie di ventilazione devono essere pulite con panni puliti
in microfibra inumiditi con acqua e sapone, oppure con alcool etilico al 75%;
/ evitare di utilizzare e spruzzare prodotti per la pulizia detergenti/disinfettanti spray direttamente sui filtri per non inalare sostanze inquinanti, durante il funzionamento.
• Per le attività di ristorazione, si applica quanto previsto nella specifica scheda.
Parrucchieri ed estetisti
Le presenti indicazioni si applicano al settore della cura della persona: servizi degli acconciatori, barbieri ed estetisti.
• Predisporre una adeguata informazione sulle misure di prevenzione.
• Consentire l’accesso dei clienti solo tramite prenotazione, mantenere l’elenco delle presenze per un periodo di 14 gg.
• Potrà essere rilevata la temperatura corporea, impedendo l’accesso in caso
di temperatura > 37,5 °C.
• La permanenza dei clienti all’interno dei locali è consentita limitatamente
al tempo indispensabile all’erogazione del servizio o trattamento. Consentire
la presenza contemporanea di un numero limitato di clienti in base alla capienza del locale (vd. punto successivo).
• Riorganizzare gli spazi, per quanto possibile in ragione delle condizioni
logistiche e strutturali, per assicurare il mantenimento di almeno 1 metro
di separazione sia tra le singole postazioni di lavoro, sia tra i clienti.
• L’area di lavoro, laddove possibile, può essere delimitata da barriere fisiche
adeguate a prevenire il contagio tramite droplet.
• Nelle aree del locale, mettere a disposizione soluzioni idro-alcoliche per l’igiene delle mani dei clienti e degli operatori, con la raccomandazione di procedere ad una frequente igiene delle mani. Eliminare la disponibilità di riviste e materiale informativo di uso promiscuo.
• L’operatore e il cliente, per tutto il tempo in cui, per l’espletamento della
prestazione, devono mantenere una distanza inferiore a 1 metro devono indossare, compatibilmente con lo specifico servizio, una mascherina a protezione delle vie aeree (fatti salvi, per l’operatore, eventuali dispositivi di protezione individuale ad hoc come la mascherina FFP2 o la visiera protettiva, i guanti, il grembiule monouso, etc., associati a rischi specifici propri della mansione).
• Per i servizi di estetica, nell’erogazione della prestazione che richiede
una distanza ravvicinata, l’operatore deve indossare la visiera protettiva
e mascherina FFP2 senza valvola.
• L’operatore deve procedere ad una frequente igiene delle mani con soluzioni idro-alcoliche (prima e dopo ogni servizio reso al cliente) e utilizzare camici/ grembiuli possibilmente monouso per gli estetisti. I guanti devono essere diversificati fra quelli utilizzati nel trattamento da quelli usualmente utilizzati nel contesto ambientale.
• Assicurare una adeguata pulizia e disinfezione delle superfici di lavoro prima di servire un nuovo cliente e una adeguata disinfezione delle attrezzature e accessori. Igienizzazione delle postazioni di lavoro dopo ogni cliente. Assicurare regolare pulizia e sanificazione dei servizi igienici.
• Favorire il regolare e frequente ricambio d’aria negli ambienti interni
ed escludere totalmente, per gli impianti di condizionamento, la funzione
di ricircolo dell’aria.
• Sono inibiti, dove presenti, l’uso della sauna, il bagno turco e le vasche
idromassaggio.
• La postazione dedicata alla cassa può essere dotata di barriere fisiche (es.
schermi); in alternativa il personale deve indossare la mascherina e avere
a disposizione gel igienizzante per le mani. In ogni caso, favorire modalità
di pagamento elettroniche, eventualmente in fase di prenotazione
Negozi e agenzie di viaggi
Le presenti indicazioni si applicano al settore del commercio al dettaglio.
• Predisporre una adeguata informazione sulle misure di prevenzione.
• In particolar modo per supermercati e centri commerciali, potrà essere rilevata la temperatura corporea, impedendo l’accesso in caso di temperatura > 37,5 °C.
• Prevedere regole di accesso, in base alle caratteristiche dei singoli esercizi,
in modo da evitare assembramenti e assicurare il mantenimento di almeno
1 metro di separazione tra i clienti.
• Garantire un’ampia disponibilità e accessibilità a sistemi per l’igiene delle mani con soluzioni idro-alcoliche, promuovendone l’utilizzo frequente da parte dei clienti e degli operatori.
• I clienti devono sempre indossare la mascherina, mentre i lavoratori devono indossare la mascherina a protezione delle vie aeree se non possono mantenere una distanza di almeno 1 metro.
• L’addetto alla vendita deve procedere ad una frequente igiene delle mani
con soluzioni idro-alcoliche (prima e dopo ogni servizio reso al cliente). In caso di vendita di abbigliamento: dovranno essere messe a disposizione della clientela guanti monouso da utilizzare obbligatoriamente per scegliere in autonomia, toccandola, la merce.
•Assicurare la pulizia e la disinfezione quotidiana delle aree comuni.
• Favorire il ricambio d’aria negli ambienti interni ed escludere totalmente,
per gli impianti di condizionamento, la funzione di ricircolo dell’aria.
• La postazione dedicata alla cassa può essere dotata di barriere fisiche
(es. schermi); in alternativa il personale deve indossare la mascherina e avere a disposizione gel igienizzante per le mani. In ogni caso, favorire modalità di pagamento elettroniche
Commercio al dettaglio su aree pubbliche
Misure generali:
• Anche attraverso misure che garantiscano il contingentamento degli ingressi e la vigilanza degli accessi, dovrà essere assicurato il rispetto dei punti 1, 4, 5, 6, 7 lett. c) e 8 dell’allegato 5 del DPCM 26 aprile 2020:
/ Mantenimento in tutte le attività e le loro fasi del distanziamento interpersonale;
/ Accessi regolamentati e scaglionati in funzione degli spazi disponibili,
differenziando, ove possibile, i percorsi di entrata e di uscita.
/ Ampia disponibilità e accessibilità a sistemi per la disinfezione delle mani.
In particolare, detti sistemi devono essere disponibili accanto ai sistemi di
pagamento.
/ Uso dei guanti “usa e getta” nelle attività di acquisto, particolarmente
per l’acquisto di alimenti e bevande.
/ Utilizzo di mascherine sia da parte degli operatori che da parte dei clienti, ove non sia possibile assicurata il distanziamento interpersonale di almeno un metro.
/ Informazione per garantire il distanziamento dei clienti in attesa di entrata: posizionamento all’accesso dei mercati di cartelli almeno in lingua italiana e inglese per informare la clientela sui corretti comportamenti.
Competenze dei Comuni:
• I Comuni, a cui fanno riferimento le funzioni di istituzione, regolazione
e gestione dei mercati, delle fiere e dei mercatini degli hobbisti dovranno
regolamentare la gestione degli stessi, anche previo apposito accordo con i titolari dei posteggi, individuando le misure più idonee ed efficaci per mitigare il rischio di diffusione dell’epidemia di Covid-19, assicurando il rispetto dei punti 1, 4, 5, 6, 7 lett. c) e 8 dell’allegato 5 del DPCM 26 aprile 2020, sopra elencati nelle misure generali, tenendo in considerazione la loro localizzazione, le caratteristiche degli specifici contesti urbani, logistici e ambientali, la maggiore o minore frequentazione, al fine di evitare assembramenti ed assicurare il distanziamento interpersonale di almeno un metro nell’area mercatale.
• In particolare i Comuni nella propria regolamentazione dovranno prevedere idonee misure logistiche, organizzative e di presidio per garantire accessi scaglionati in relazione agli spazi disponibili per evitare il sovraffollamento dell’area mercatale ed assicurare il distanziamento sociale.
• Al fine di assicurare il distanziamento interpersonale potranno altresì essere valutate ulteriori misure quali:
/ Corsie mercatali a senso unico;
/ Posizionamento di segnaletica (orizzontale e/o verticale) nelle zone prossimali ai singoli banchi e strutture di vendita per favorire il rispetto del distanziamento;
/ Maggiore distanziamento dei posteggi ed a tal fine, ove necessario e possibile, ampliamento dell’area mercatale;
/ Individuazione di un’area di rispetto per ogni posteggio in cui limitare la concentrazione massima di clienti compresenti, nel rispetto della distanza
interpersonale di un metro.
/ Ove ne ricorra l’opportunità i Comuni potranno altresì valutare di sospendere la vendita di beni usati.
Misure a carico del titolare del posteggio
• Al fine di assicurare il distanziamento interpersonale potranno altresì essere valutate ulteriori misure quali:
/ Corsie mercatali a senso unico;
/ Posizionamento di segnaletica (orizzontale e/o verticale) nelle zone prossimali ai singoli banchi e strutture di vendita per favorire il rispetto del distanziamento;
/ Maggiore distanziamento dei posteggi ed a tal fine, ove necessario e possibile, ampliamento dell’area mercatale;
/ Individuazione di un’area di rispetto per ogni posteggio in cui limitare
la concentrazione massima di clienti compresenti, nel rispetto della distanza interpersonale di un metro.
/ Ove ne ricorra l’opportunità i Comuni potranno altresì valutare di sospendere la vendita di beni usati.
Uffici pubblici
Le presenti indicazioni si applicano al settore degli uffici, pubblici e privati, degli studi professionali e dei servizi amministrativi che prevedono accesso del pubblico.
• Predisporre una adeguata informazione sulle misure di prevenzione.
• Potrà essere rilevata la temperatura corporea, impedendo l’accesso in caso di temperatura > 37,5 °C.
• Promuovere il contatto con i clienti, laddove possibile, tramite modalità
di collegamento a distanza e soluzioni innovative tecnologiche.
• Favorire l’accesso dei clienti solo tramite prenotazione, consentendo
la presenza contemporanea di un numero limitato di clienti in base alla capienza del locale (vd. punto successivo).
• Riorganizzare gli spazi, per quanto possibile in ragione delle condizioni
logistiche e strutturali, per assicurare il mantenimento di almeno 1 metro
di separazione sia tra le singole postazioni di lavoro, sia tra i clienti (ed eventuali accompagnatori) in attesa. Dove questo non può essere garantito dovrà essere utilizzata la mascherina a protezione delle vie aeree.
• L’area di lavoro, laddove possibile, può essere delimitata da barriere fisiche adeguate a prevenire il contagio tramite droplet.
• Nelle aree di attesa, mettere a disposizione soluzioni idro-alcoliche per l’igiene delle mani dei clienti, con la raccomandazione di procedere ad una frequente igiene delle mani soprattutto dopo il contatto con riviste e materiale informativo.
• L’attività di front office per gli uffici ad alto afflusso di clienti esterni può essere svolta esclusivamente nelle postazioni dedicate e dotate di vetri o pareti di protezione.
• L’operatore deve procedere ad una frequente igiene delle mani con soluzioni idro-alcoliche (prima e dopo ogni servizio reso al cliente).
• Per le riunioni (con utenti interni o esterni) vengono prioritariamente favorite le modalità a distanza; in alternativa, dovrà essere garantito il rispetto del mantenimento della distanza interpersonale di almeno 1 metro e, in caso sia prevista una durata prolungata, anche l’uso della mascherina.
• Assicurare una adeguata pulizia delle superfici di lavoro prima di servire un nuovo cliente e una adeguata disinfezione delle attrezzature.
• Favorire il ricambio d’aria negli ambienti interni ed escludere totalmente, per gli impianti di condizionamento, la funzione di ricircolo dell’aria.
Piscine
Le presenti indicazioni si applicano alle piscine pubbliche, alle piscine finalizzate a gioco acquatico e ad uso collettivo inserite in strutture già adibite in via principale ad altre attività ricettive (es. pubblici esercizi, agrituristiche, camping, etc.). Sono escluse le piscine ad usi speciali di cura, di riabilitazione e termale, e quelle alimentate ad acqua di mare.
• Regolamentare la disposizione delle attrezzature (sedie a sdraio, lettino)
attraverso percorsi dedicati in modo da garantire il distanziamento sociale
di almeno 1,5 metro tra persone non appartenenti allo stesso nucleo familiare o conviventi.
• Al fine di assicurare un livello di protezione dall’infezione assicurare l’efficacia della filiera dei trattamenti dell’acqua e il limite del parametro cloro attivo libero in vasca compreso tra 1,0 – 1,5 mg/l; cloro combinato ± 0,40 mg/l; pH 6.5 – 7.5. Si fa presente che detti limiti devono rigorosamente essere assicurati in presenza di bagnanti. Le frequenza dei controlli sul posto dei parametri di cui sopra è non meno di due ore. Dovranno tempestivamente essere adottate tutte le misure di correzione in caso di non conformità, come pure nell’approssimarsi del valore al limite tabellare.
• Prima dell’apertura della vasca dovrà essere confermata l’idoneità dell’acqua alla balneazione a seguito dell’effettuazione delle analisi di tipo chimico e microbiologico dei parametri di cui alla tab A dell’allegato 1 all’Accordo Stato Regioni e PP.AA. 16/01/2003, effettuate da apposito laboratorio. Le analisi di laboratorio dovranno essere ripetute durante tutta l’apertura della piscina al pubblico a cadenza mensile, salvo necessità sopraggiunte, anche a seguito di eventi occorsi in piscina, che possono prevedere una frequenza più ravvicinata.
• Si rammentano le consuete norme di sicurezza igienica in acqua di piscina: prima di entrare nell’acqua di vasca provvedere ad una accurata doccia saponata su tutto il corpo; è obbligatorio l’uso della cuffia; è vietato sputare, soffiarsi il naso, urinare in acqua; ai bambini molto piccoli far indossare i pannolini contenitivi.
• Regolare e frequente pulizia e sanificazione delle aree comuni, spogliatoi, cabine, docce, servizi igienici, cabine, attrezzature (sdraio, sedie, lettini, incluse attrezzature galleggianti, natanti etc.).
• Le attrezzature come ad es. lettini, sedie a sdraio, ombrelloni etc. vanno sanificati ad ogni cambio di persona o nucleo famigliare. Diversamente la sanificazione deve essere garantita ad ogni fine giornata. Evitare l’uso promiscuo di oggetti e biancheria: l’utente dovrà accedere alla piscina munito di tutto l’occorrente.
• Le piscine finalizzate a gioco acquatico in virtù della necessità di contrastare la diffusione del virus, vengano convertite in vasche per la balneazione. Qualora il gestore sia in grado di assicurare i requisiti nei termini e nei modi del presente documento, attenzionando il distanziamento sociale, l’indicatore di affollamento in vasca, i limiti dei parametri nell’acqua, sono consentite le vasche torrente, toboga, scivoli morbidi.
• Per piscine ad uso collettivo inserite in strutture già adibite in via principale ad altre attività ricettive (es. pubblici esercizi, agrituristiche, camping, etc.) valgono le disposizioni del presente documento, opportunamente vagliate e modulate in relazione al contesto, alla tipologia di piscine, all’afflusso clienti, alle altre attività
presenti etc…
• Si raccomanda ai genitori/accompagnatori di avere cura di sorvegliare i bambini per il rispetto del distanziamento e delle norme igienico-comportamentali compatibilmente con il loro grado i autonomia e l’età degli stessi.
• Le vasche che non consentono il rispetto delle indicazioni suesposte
per inefficacia dei trattamenti (es, piscine gonfiabili), mantenimento
del disinfettante cloro attivo libero, o le distanze devono essere interdette all’uso. Pertanto si suggerisce particolare rigoroso monitoraggio nei confronti delle vasche per bambini.
• Tutte le misure dovranno essere integrate nel documento di autocontrollo in un apposito allegato aggiuntivo dedicato al contrasto dell’infezione da SARS-CoV-2.
Palestre
Le presenti indicazioni si applicano a enti locali e soggetti pubblici e privati titolari di palestre, comprese le attività fisiche con modalità a corsi (senza contatto interpersonale).
• Predisporre una adeguata informazione sulle tutte le misure di prevenzione da adottare.
• Redigere un programma delle attività il più possibile pianificato (es. con
prenotazione) e regolamentare gli accessi in modo da evitare condizioni di
assembramento e aggregazioni; mantenere l’elenco delle presenze per un
periodo di 14 giorni.
• Potrà essere rilevata la temperatura corporea, impedendo l’accesso in caso
di temperatura > 37,5 °C.
• Organizzare gli spazi negli spogliatoi e docce in modo da assicurare le distanze di almeno 1 metro (ad esempio prevedere postazioni d’uso alternate o separate da apposite barriere), anche regolamentando l’accesso agli stessi.
• Regolamentare i flussi, gli spazi di attesa, l’accesso alle diverse aree,
il posizionamento di attrezzi e macchine, anche delimitando le zone, al fine
di garantire la distanza di sicurezza:
/ almeno 1 metro per le persone mentre non svolgono attività fisica,
/ almeno 2 metri durante l’attività fisica (con particolare attenzione a quella
intensa).
• Dotare l’impianto/struttura di dispenser con soluzioni idroalcoliche per l’igiene delle mani dei frequentatori/clienti/ospiti in punti ben visibili, prevedendo l’obbligo dell’igiene delle mani all’ingresso e in uscita.
• Fare in modo che ogni praticante possa disporre di detergente/disinfettante in quantità adeguata per effettuare in autonomia la disinfezione della macchina o degli attrezzi usati.
• Gli attrezzi e le macchine che non possono essere sanificati non devono
essere usati.
• Garantire la frequente pulizia e sanificazione dell’ambiente, di attrezzi
e macchine (anche più volte al giorno ad esempio al tra un turno di accesso
e l’altro).
• Non condividere borracce, bicchieri e bottiglie e non scambiare con altri utenti oggetti quali asciugamani, accappatoi o altro.
• Utilizzare in palestra apposite calzature previste esclusivamente a questo
scopo.
• Garantire una frequente e costante aerazione dei locali con particolare
attenzione a quelli in cui si svolge l’attività fisica.
• Tutti gli indumenti e oggetti personali devono essere riposti dentro la borsa
personale, anche qualora depositati negli appositi armadietti e mettere a disposizione sacchetti per riporre i propri effetti personali.
• Per quanto riguarda il microclima, è fondamentale verificare le caratteristiche di aerazione dei locali e degli impianti di ventilazione e la successiva messa in atto in condizioni di mantenimento di adeguati ricambi e qualità dell’aria indoor.
Per un idoneo microclima è necessario:
/ garantire periodicamente l’aerazione naturale nell’arco della giornata in tutti gli ambienti dotati di aperture verso l’esterno, dove sono presenti postazioni di lavoro, personale interno o utenti esterni (comprese le aule di udienza ed i locali openspace), evitando correnti d’aria o freddo/caldo eccessivo durante il ricambio naturale dell’aria;
/ aumentare la frequenza della manutenzione / sostituzione dei pacchi filtranti dell’aria in ingresso (eventualmente anche adottando pacchi filtranti più efficienti);
/ in relazione al punto esterno di espulsione dell’aria, assicurarsi che permangano condizioni impiantistiche tali da non determinare l’insorgere di inconvenienti igienico sanitari nella distanza fra i punti di espulsione ed i punti di aspirazione;
/ attivare l’ingresso e l’estrazione dell’aria almeno un’ora prima e fino ad una dopo l’accesso da parte del pubblico;
/ nel caso di locali di servizio privi di finestre quali archivi, spogliatoi, servizi
igienici, ecc., ma dotati di ventilatori/estrattori meccanici, questi devono essere mantenuti in funzione almeno per l’intero orario di lavoro;
/ per quanto riguarda gli ambienti di collegamento fra i vari locali dell’edificio (ad esempio corridoi, zone di transito o attesa), normalmente dotati di minore ventilazione o privi di ventilazione dedicata, andrà posta particolare attenzione al fine di evitare lo stazionamento e l’assembramento di persone, adottando misure organizzative affinché gli stessi ambienti siano impegnati solo per il transito o pause di breve durata;
/ negli edifici dotati di specifici impianti di ventilazione con apporto di aria esterna, tramite ventilazione meccanica controllata, eliminare totalmente la funzione di ricircolo dell’aria;
/ Relativamente agli impianti di riscaldamento/raffrescamento che fanno uso di pompe di calore, fancoil, o termoconvettori, qualora non sia possibile garantire la corretta climatizzazione degli ambienti tenendo fermi gli impianti, pulire in base alle indicazioni fornite dal produttore, ad impianto fermo, i filtri dell’aria di ricircolo per mantenere i livelli di filtrazione/rimozione adeguati.
/ le prese e le griglie di ventilazione devono essere pulite con panni puliti
in microfibra inumiditi con acqua e sapone, oppure con alcool etilico al 75%;
/ evitare di utilizzare e spruzzare prodotti per la pulizia detergenti/disinfettanti spray direttamente sui filtri per non inalare sostanze inquinanti, durante il funzionamento.
Manutenzione del verde
• La consegna a domicilio del cliente di piante e fiori per piantumazioni deve
avvenire nel rispetto delle indicazioni fornite in relazione al trasporto dei prodotti. Se il personale effettua la consegna del prodotto, vige l’obbligo di mascherina (se non è possibile rispettare la distanza di almeno 1 mero) e di guanti.
• Tutte le operazioni di pulizia devono essere effettuate indossando i DPI
(mascherina, guanti, occhiali) e aerando i locali chiusi, individuando il personale dedicato (lavoratori della stessa azienda o personale esterno).
• Le operazioni di pulizia di tutte le superfici (in particolare all’interno dei locali spogliatoi, dei servizi igienici e negli altri luoghi o spazi comuni) dovranno avere cadenza giornaliera utilizzando comuni detergenti; mezzi di trasporto, macchine (trattori con uomo a bordo o senza uomo a bordo), PLE e attrezzature dovranno avere cadenza giornaliera utilizzando comuni detergenti.
• Le operazioni di disinfezione periodica devono interessare spogliatoi, servizi igienici e spazi comuni, comprese le macchine e le attrezzature (PLE, motoseghe, decespugliatori, rasaerba, scale, forbici) con particolare attenzione se a noleggio.
• L’azienda dovrà mettere a disposizione idonei mezzi detergenti, dovrà
inoltre rendere disponibile all’interno dei locali e degli automezzi utilizzati per raggiungere i cantieri i dispenser di gel idroalcolici per le mani.
• Deve essere regolamentato l’accesso agli spazi comuni (quali, ad esempio,
spogliatoi, zona pausa caffè) limitando il numero delle presenze contemporanee ed il tempo di permanenza, con il rispetto in ogni caso del criterio della distanza di almeno 1 metro fra le persone.
• Relativamente alla protezione delle mani, in considerazione del rischio
aggiuntivo derivante da un errato impiego di tali dispositivi, si ritiene più protettivo consentire di lavorare senza guanti monouso e disporre il lavaggio frequente delle mani con soluzioni idroalcoliche secondo opportune procedure aziendali (fatti salvi i casi di rischio specifico associati alla mansione specifica o di probabile contaminazione delle superfici).
• Allestimento del cantiere: i lavoratori in tutte le fasi di delimitazione del
cantiere, apposizione segnaletica, scarico materiali e attrezzature devono mantenere le distanze di sicurezza. Il distanziamento attraverso l’apposizione di idonea segnaletica e/o recinzione di cantiere deve essere garantito anche nei confronti di committenti e/o cittadini.
• Operazioni di potatura o abbattimento alberi: l’operatore alla guida
del trattore o macchine semoventi cabinate deve trovarsi da solo, sia durante
le fasi di spostamento sia durante le fasi di lavorazione. Evitare se possibile l’uso promiscuo di macchine semoventi cabinate o, preliminarmente, effettuare la pulizia e disinfezione della cabina e delle superfici della macchina. Anche nel caso di uso promiscuo delle attrezzature, ad esempio motoseghe, si consiglia, preliminarmente, la disinfezione delle parti che possono veicolare il contagio.
• Attività di sfalcio, piantumazione, creazione e cura di aree verdi: evitare se
possibile l’uso promiscuo di trattorini o macchine semoventi quali escavatori, preliminarmente effettuare la pulizia e la disinfezione delle superfici delle attrezzature
Musei e biblioteche
Le presenti indicazioni, coerenti con le “Linee guida per la riapertura al pubblico in sicurezza di musei, archivi e biblioteche”, cui si rimanda per ogni specifico aspetto non trattato, si applicano per enti locali e soggetti pubblici e privati titolari di musei, archivi e biblioteche.
• Predisporre una adeguata informazione sulle tutte le misure di prevenzione da adottare.
• Definire uno specifico piano di accesso per i visitatori (giorni di apertura, orari, numero massimo visitatori, sistema di prenotazione, etc.) che dovrà essere esposto e comunque comunicato ampiamente (es. canali sociali, sito web, comunicati stampa).
• Potrà essere rilevata la temperatura corporea, impedendo l’accesso in caso
di temperatura > 37,5 °C.
• I visitatori devono sempre indossare la mascherina.
• Il personale lavoratore deve indossare la mascherina a protezione delle vie
aeree sempre quando in presenza di visitatori e comunque quando non è possibile garantire un distanziamento interpersonale di almeno 1 metro.
• L’area di contatto tra personale e utenza all’ingresso, laddove possibile, può essere delimitata da barriere fisiche adeguate a prevenire il contagio tramite droplet.
• In tutti i locali mettere a disposizione soluzioni idro-alcoliche per l’igiene delle mani.
• Redigere un programma degli accessi pianificato (es. con prenotazione online o telefonica) che preveda il numero massimo di visitatori presenti e regolamentare gli accessi in modo da evitare condizioni di assembramento e aggregazione.
• Quando opportuno, predisporre percorsi ed evidenziare le aree, anche
con segnaletica sul pavimento, per favorire il distanziamento interpersonale e che prevedano una separazione tra ingresso e uscito.
• Assicurare una adeguata pulizia e disinfezione delle superfici e degli ambienti, con particolare attenzione a quelle toccate con maggiore frequenza (es. maniglie, interruttori, corrimano, etc.). Assicurare regolare pulizia e sanificazione dei servizi igienici. La pulizia di ambienti ove siano esposti, conservati o stoccati beni culturali, devono essere garantiti con idonee procedure e prodotti.
• Favorire il regolare e frequente ricambio d’aria negli ambienti interni
ed escludere totalmente, per gli impianti di condizionamento, la funzione
di ricircolo dell’aria.
• L’utilizzo di ascensori, dove possibile, va limitato e riservato a persone
con disabilità motoria.
• Regolamentare l’utilizzo di eventuali depositi e guardaroba.
• Eventuali audioguide o supporti informativi potranno essere utilizzati solo
se adeguatamente sanificati al termine di ogni utilizzo. Favorire l’utilizzo
di dispositivi personali per la fruizione delle informazioni.
• Eventuali attività divulgative dovranno tenere conto delle regole
di distanziamento sociale e si suggerisce di organizzare le stesse attraverso
turni, preventivamente programmati e privilegiando gli spazi aperti.
• Per quanto concerne il trattamento di fondi documentari e collezioni librarie, non potendo essere sottoposti a procedure di disinfezione poiché dannosi per gli stessi, si rimanda alla procedure di stoccaggio in isolamento degli stessi dopo il loro utilizzo