Dramma

Tragedia sul lago di Bolsena, il 36enne rodigino Gianni Rizzo ucciso da un fulmine mentre pescava

L'uomo era un vero e proprio campione della pesca sportiva

Tragedia sul lago di Bolsena, il 36enne rodigino Gianni Rizzo ucciso da un fulmine mentre pescava
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Una notizia ha squarciato la serata di lunedì 8 giugno a Rovigo come un fulmine a ciel sereno: Gianni Rizzo è morto ad appena 36 anni.

Rizzo ucciso da un fulmine mentre pescava

Gianni Rizzo, 36 anni, rodigino, appassionato di pescasportiva, imprenditore del settore e campione di livello mondiale, è morto lunedì 8 giugno in un incredibile incidente sul lago di Bolsena. L'uomo è stato colpito da un fulmine mentre con un amico e collega di passione si trovava su di un imbarcazione.

Tutto è accaduto nel Comune di Gradoli, nel in provincia di Viterbo. Rizzo, secondo le attuali ricostruzioni, era impegnato in una sessione di pesca con una seconda persona. All'improvviso, un fulmine avrebbe colpito la canna in carbonio, scaricando la sua potenza lungo questa. I soccorsi sono stati avvisati immediatamente e sono ibtervenuti tempestivamente ma, purtroppo, non c'è stato nulla da fare.

Il cordoglio del mondo della pesca sportiva

Questo il messaggio apparso sulla pagina ufficiale degli appassionati di Bass Fishing:

Tutto il mondo del Bass Fishing si stringe attorno alla famiglia e a gli amici più cari per la scomparsa di Gianni.
Abbiamo poche parole per commentare una tragedia del genere.
36 anni di vitalità e passione, interrotti bruscamente da un fulmine proprio in uno dei suoi spot di pesca preferiti, il lago di Bolsena, durante le riprese video di pesca al suo amato verdone.
Titolare di una delle Aziende di pesca sportiva più vitali del momento, Gianni ha dato tutto per la promozione e la divulgazione del Bass Fishing in Italia, e la sua perdita sarà incolmabile.
In questi momenti, dentro di noi, c'è sempre la speranza che "dopo" ci sia comunque qualcosa; ci piace pensare che Gianni continui a collezionare quote record di super Big, guardandoci da lassù e sorridendo dei nostri cappotti.
Ciao Janni

 

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