ADRIA

Tragedia alla Coimpo, arrestato Gianni Pagnin per l’omicidio di quattro operai

Durante le operazioni per la trasformazione dei fanghi in fertilizzanti si sviluppò una nube tossica che non lasciò scampo ai dipendenti

Tragedia alla Coimpo, arrestato Gianni Pagnin per l’omicidio di quattro operai
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Gianni Pagnin, 74 anni, è stato arrestato nella giornata di ieri, 24 marzo 2025, dai Carabinieri di Noventa Padovana. Su di lui pendeva un ordine di esecuzione per la carcerazione, emesso dalla Procura presso la Corte d’Appello di Venezia. L’uomo dovrà scontare 8 anni, 3 mesi e 9 giorni di reclusione per omicidio colposo plurimo in concorso, relativo alla tragedia alla Coimpo srl di Adria avvenuta nel 2014.

Tragedia alla Coimpo di Adria: quattro operai morti nella nube tossica

Il 22 settembre 2014, quattro uomini persero la vita all’interno dell’impianto di trattamento fanghi della ditta Coimpo srl di Adria, in provincia di Rovigo.

Tragedia alla Coimpo Adria
L'azienda Coimpo ad Adria

Durante le operazioni per la trasformazione dei fanghi in fertilizzanti si sviluppò una nube tossica che non lasciò scampo ai dipendenti Nicolò Bellato (28), Paolo Valesella (53), Marco Berti (47), e all’autista Giuseppe Baldan (47). Un altro operaio fu gravemente intossicato e un vigile del fuoco rimase ferito durante i soccorsi.

Coimpo guidata da Pagnin, titolare del 95% delle quote

All’epoca dei fatti, Gianni Pagnin era presidente del consiglio di amministrazione della Coimpo srl, fondata nel 1984 e da lui acquisita nel 2000.

Deteneva il 95% delle quote societarie. La ditta, che trattava rifiuti organici destinati a fertilizzanti, era certificata per la qualità ambientale dal 2005. Dopo l’incidente, è stata al centro di lunghe indagini giudiziarie.

Tragedia alla Coimpo, la condanna definitiva e l’arresto

Dopo oltre un decennio di vicende processuali, l’ordine di carcerazione è arrivato nelle scorse settimane. I Carabinieri, coordinati dal luogotenente Enzo Callegaro, hanno rintracciato ieri Pagnin nella sua abitazione a Noventa Padovana. Ora si trova nella casa di reclusione di Padova, dove sconterà la pena definitiva per la tragedia del 2014.

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