Provvedimento

Sicurezza a Rovigo, prorogata la zona rossa fino al 31 gennaio 2026

La nuova zona rossa sarà istituita per coprire le prossime festività, con un perimetro rimodulato sulla base di segnalazioni e valutazioni delle forze dell’ordine

Sicurezza a Rovigo, prorogata la zona rossa fino al 31 gennaio 2026

Si va avanti con la zona rossa a Rovigo con una “proroga” fino al 31 gennaio 2026. La nuova zona rossa sarà istituita per coprire le prossime festività, con un perimetro rimodulato sulla base di segnalazioni e valutazioni delle forze dell’ordine.

Durata e aree ancora top secret

Su durata e aree interessate dal nuovo provvedimento, però, c’è ancora riserbo: sarà un’ordinanza apposita a definire questi aspetti fondamentali.

La misura prevederà controlli rafforzati in alcune zone del territorio comunale, secondo l’articolo 2 del Testo Unico delle leggi di pubblica sicurezza (Tulps), che consente al prefetto di adottare provvedimenti urgenti indispensabili per la tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica.

Il provvedimento sarà firmato dal prefetto sulla base della riunione del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, che si è tenuta giovedì 30 ottobre 2025.

Nella nota della prefettura si legge:

“È stata concordata l’opportunità di adottare ulteriori misure a tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica nel territorio del capoluogo, mediante adozione di una nuova ordinanza prefettizia ai sensi dell’articolo 2 Tulps, che individua aree a controllo rafforzato del territorio cittadino, con decorrenza dal 1 novembre 2025″.

Cosa prevede l’ordinanza

L’ordinanza, analogamente a quella del 31 luglio scorso, prevede il divieto di stazionamento e il conseguente allontanamento di chi assume comportamenti aggressivi, minacciosi o insistentemente molesti, determinando un pericolo concreto per la sicurezza pubblica, e risultino già destinatari di segnalazioni all’autorità giudiziaria.

Questa volta, però, il provvedimento amplia il raggio d’azione dei controlli, comprendendo anche via Tisi, via Sacro Cuore, viale Porta Adige (nel tratto tra la rotatoria e il ponte sull’Adigetto), piazza Garibaldi e il complesso circostante, largo Salvo d’Acquisto, via Cavallotti, l’area dietro alle poste, via Trento e la zona del Duomo.

Lo scopo è conferire maggiore efficacia ai controlli delle forze dell’ordine, nel contesto del più ampio ventaglio di interventi concordati dal comitato provinciale, in un’ottica integrata e pluridisciplinare.

Cosa sono le “zone rosse”

Le “zone rosse”, termine ormai di uso comune, non sono presenti nella normativa ma indicano aree a sorveglianza rafforzata in cui è possibile vietare l’accesso a soggetti ritenuti un pericolo per la sicurezza pubblica.

Nell’ordinanza del 31 luglio, il divieto riguarda soggetti ultraquattordicenni che assumano comportamenti aggressivi o molesti, con reati legati a:

  • spaccio e detenzione di droga,
  • danneggiamento,
  • devastazione e saccheggio,
  • rissa,
  • percosse,
  • lesioni,
  • violenza sessuale,
  • furto con strappo,
  • rapina,
  • invasione di terreni o edifici,
  • detenzione abusiva di armi
  • porto di armi od oggetti atti ad offendere.