Castelguglielmo

Sciopero dipendenti Amazon, presidio davanti al magazzino di Castelguglielmo San Bellino

I sindacati hanno denunciato le condizioni di lavoro dei dipendenti e anche il turn over l'eccessivo degli interinali.

Sciopero dipendenti Amazon, presidio davanti al magazzino di Castelguglielmo San Bellino
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Giornata dello sciopero nazionale dell’intera filiera di Amazon stabilito per oggi, lunedì 22 marzo 2021. Anche davanti al magazzino di Castelguglielmo San Bellino si sono ritrovati dei dipendenti assieme ai sindacati per scioperare.

Sciopero dipendenti Amazon

Filt Cgil, Uil Trasporti e Assoespressi hanno indetto lo sciopero di tutto il personale dipendente di Amazon dopo che la trattativa per la contrattazione di secondo livello della filiera si è interrotta bruscamente a causa dell’indisponibilità dell’associazione datoriale ad affrontare positivamente le tematiche che sono state poste dal Sindacato.
Anche i dipendenti del magazzino di Castelgugliemo – San Bellino si sono ritrovati oggi in presidio davanti ai cancelli del magazzino. A supporto era presente la Fiom Rovigo, Cgil, Uil. Michele De Rose, dirigente sindacale presente allo sciopero ha affermato:

“Oggi siamo qui perché abbiamo bisogno di dare un segnale che i ritmi di lavoro soprattutto in questo periodo di pandemia sono troppo elevati. Qui l’ecommerce guadagna ma il lavoratore deve avere anche delle giuste condizioni di lavoro. Posso confermare che qui è un inferno, bisogna andare a chiedere ai lavoratori che ogni giorno consegnano tutti questi pacchi com’è la condizione lavorativa. C’è ogni giorno un algoritmo che ti chiede di lavorare velocemente”.

Filt, Fit e Uil rivendicano diversi punti tra cui la verifica dei carichi e dei ritmo di lavoro imposti nella filiera Amazon, la verifica e contrattazione dei turni di lavoro. Il corretto inquadramento professionale del personale ma anche la riduzione dell’orario di lavoro dei driver, l’adeguato importo dell’indennità di trasferta. Si parla anche dell’indennità Covid per operatività in costanza di pandemia ma anche stabilizzazione tempi determinati e lavoratori interinali.

L’appello ai cittadini

Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti hanno lanciato un appello ai cittadini:

Per la prima volta ci rivolgiamo ai consumatori e alle consumatrici per spiegare le ragioni del primo sciopero nazionale di 24 ore delle lavoratrici e dei lavoratori della filiera Amazon. Scioperano le persone ma, mai come in questo ultimo anno, ci hanno permesso di ricevere nelle nostre case ogni tipologia di merce in piena comodità. La nostra. Quelli e quelle che consegnano i pacchi, quelli e quelle che ancora prima lo preparano per la spedizione. Un esercito composto da circa 40mila lavoratori e lavoratrici che non si ferma mai. I drivers che consegnano materialmente la merce arrivano a fare anche 44 ore di lavoro settimanale, molto spesso per l’intero mese, inseguendo le indicazioni di un algoritmo che non conosce né le norme di regolazione dei tempi di vita e di lavoro né tantomeno quelli del traffico delle nostre città. Si toccano punte di 180/200 pacchi consegnati al giorno.Dentro ai magazzini si lavora 8 ore e mezzo con una pausa pranzo di mezz’ora, ma nessuna verifica dei turni di lavoro. Per un giorno ci dobbiamo fermare. Voi che ricevete un servizio siete le persone cui chiediamo attenzione e solidarietà, perché questo servizio continui ad essere svolto nel migliore dei modi”.

(foto: Riccardo Bego)

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