Roberto Magaraggia, ex politico di Rovigo

Sciopero della fame per avere la verità sul figlio

"Un anno e mezzo fa mio figlio è morto all'improvviso e io voglio sapere la verità su quello che gli è successo"

Sciopero della fame per avere la verità sul figlio
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Roberto Maragaggia, già esponente politico di Rovigo ed ex presidente di As2 ha annunciato con una lettera aperta l'inizio del suo sciopero della fame che ha come scopo quello di ottenere la verità sulla tragica scomparsa di suo figlio Giacomo avvenuta un anno e mezzo fa.

Denuncia in Procura ma nessuna risposta

In seguito alla improvvisa scomparsa del giovane che nell'ottobre del 2020 venne portato via improvvisamente da una crisi cardiaca, lasciando sgomenta tutta una città, Roberto Magaraggia ha presentato un esposto in procura per far luce sulle cause della morte del figlio.

"Dopo la morte di mio figlio Giacomo - spiega il padre - che faceva sport ed aveva un fisico allenato e in forma, abbiamo chiesto una autopsia. Dopo che è arrivato il risultato dell'analisi abbiamo appreso che la causa di morte secondo questo esame era pericardite. Ma all'interno del referto erano contenute anche delle ipotesi infamanti sulle cause della morte; secondo noi si tratta di un tentativo di confondere le acque. Per questo abbiamo presentato un esposto in Procura per chiedere che si facesse luce su questo episodio.

Ma ora - continua Roberto Magaraggia - non possiamo più aspettare: abbiamo svolto delle indagini in autonomia e le abbiamo portate al PM ma ancora non ci sono risposte. Per questo ho deciso di prendere questa iniziativa nel tentativo di accendere l'attenzione su questa vicenda".

Una morte che ha sconvolto una città

La morte di Giacomo aveva colto di sorpresa una città che stava cercando lentamente di uscire dall'incubo del Covid. L'ottobre 2020 era un periodo in cui le procedure per i tamponi erano in vigore e non si parlava ancora di vaccino. Il timore più grande era risultare positivi al Covid ma l'autopsia ha escluso che sia stato il virus la causa della tragico evento.

Quel maledetto 29 ottobre il cuore di un ragazzo giovane, sportivo e sano si è fermato e la famiglia chiede di sapere perché e, soprattutto, chiede di sapere se il loro figlio poteva essere salvato.

 

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