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Riconosciuto dai tatuaggi l'uomo morto di stenti in Valle di Fiemme: è il 44enne Andrea Girardi

Originario di Villadose era solito sparire per mesi, ma poi, di solito, informava i famigliari della sua posizione. Questa volta le cose sono andate diversamente...

Riconosciuto dai tatuaggi l'uomo morto di stenti in Valle di Fiemme: è il 44enne Andrea Girardi
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Ora è praticamente certo: il corpo trovato senza vita in Val di Fiemme è quello del 44enne Andrea Girardi originario di Villadose...

Riconosciuto dai tatuaggi l'uomo morto di stenti in Valle di Fiemme: è il 44enne Andrea Girardi

L'ultimo step definitivo per avere l'ufficialità è affidato all'esito del confronto del Dna a cura del Ris di Parma. Ma ormai è praticamente certo che il corpo ritrovato nei boschi della Val di Fiemme in provincia di Trento sia quello del 44enne Andrea Girardi, di Villadose. Un amico avrebbe riconosciuto i tre tatuaggi che si era fatto da solo quando ancora non era maggiorenne, e che sono stati diffusi, oltre agli organi di stampa, anche in occasione dell'ultima puntata del programma televisivo "Chi l'ha visto?".

L'amico, infatti, ha contattato la redazione per confermare l'identità del deceduto. Un dettaglio, in particolare, avrebbe impresso una svolta alle indagini: quelle frecce incrociate con un elmo al centro disegnate sull'avambraccio sinistro di Girardi. Insieme alla scritta in rune celtiche e nel disegno tribale intorno al polso destro. A quel punto, considerate le segnalazioni più accreditate, i Carabinieri si sono mossi per recuperare informazioni e sembra che tutto converga sul 44enne.

I genitori di Girardi non avevano notizie del figlio dalla scorsa estate e non avevano presentato denuncia di scomparsa perché l'uomo era solito allontanarsi spesso per lunghi periodi, senza informare nessuno. Ma da quello che si profila attraverso le informazioni raccolte non si trattava di uno "sbandato".

Era una persona amante della storia e della natura, con una grande cultura. Negli anni ha cambiato vita tante volte, come racconta il fratello residente a Londra al Corriere, passando da paracadutista nella legione straniera al mestiere di orafo. Poi negli ultimi tempi si era dedicato allo studio dell'Ingegneria Meccanica, ma per pagarsi gli studi era imbianchino. Parlava quattro lingue, ed era preparato su molti argomenti spaziando dall'astronomia alla politica, ma anche attualità e storia. Un carattere riservato e solitario, un po' irascibile, quello di Girardi e ora il mistero gira tutto intorno alla decisione di lasciarsi morire.

Perché, come detto, non era solito allontanarsi anche per lunghi periodi. Ma alla fine, ricorda sempre il fratello, si faceva sentire, informava i propri famigliari sulla sua posizione. Ultimamente era andato per diverso tempo in Germania. L'ultimo viaggio, però, è stato differente. Ha avvisato i parenti che sarebbe andato in Svizzera dicendo di aver trovato un lavoro online. Ha comprato delle scarpe da trekking, ha indossato il suo zaino del militare, e poi è partito. Senza cellulare e senza passaporto. E quando i militari dell'Arma l'hanno trovato senza vita in un rifugio di fortuna, non aveva documenti. Per questo è stato così complesso risalire alla sua identità. Insieme al corpo è stato trovato un calendario scritto a mano con indicato, in data 30 luglio 2021, l'inizio del digiuno. L'ultimo giorno segnato con una x è il 4 ottobre. E si pensa che sia quello il giorno del decesso.

Il fratello non ha dubbi: secondo lui avrebbe programmato tutto con cura fin dall'inizio. Non avrebbe messo in atto il suo piano in casa, forse per non turbare i famigliari. Negli ultimi tempi sembra si fosse lasciato un po' andare, pare avesse messo su qualche chilo, ma prima di partire aveva seguito una dieta ferrea. Aveva sempre dimostrato una incredibile forza di volontà affrontando sempre tutto con coraggio. E di certo il gesto estremo per i famigliari è stato qualcosa di inimmaginabile.

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