Verdetto discutibile

Prof "impallinata" a Rovigo, la Procura per i minori archivia il caso: "Non c'è il reato"

La docente Maria Cristina Finatti denunciò l'intera classe dopo essere stata colpita da pallini di gomma sparati con una pistola ad aria compressa

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La procura per i minori di Venezia ha ora archiviato il caso della Prof "impallinata" a Rovigo: la docente, durante una lezione ai suoi alunni, venne colpita da alcuni pallini di gomma attraverso una pistola ad aria compressa. Sdegnata per l'avvenimento, aveva poi denunciato l'intera classe per oltraggio a pubblico ufficiale.

Un epilogo che, seppur forse "appropriato" da un punto di vista meramente giuridico, fa storcere istintivamente il naso, perché in una prospettiva educativa lascia una voragine grossa come una casa: sparare dei pallini contro una docente non sarà tecnicamente reato, resta il fatto che l'oltraggio nei confronti di un pubblico ufficiale in ogni caso c'è stato, eccome - come sostenuto dalla prof - checché ne dica la Procura.

Prof "impallinata" a Rovigo: la procura archivia il caso

Tutti ricordano l’increscioso episodio: la professoressa Maria Cristina Finatti, durante l’ora di lezione in una prima classe dell’Itis Viola di Rovigo, l’1 ottobre 2022 era stata colpita da alcuni alunni che, con una pistola ad aria, le avevano riversato addosso dei pallini di gomma. Non paghi, i ragazzini avevano anche filmato la scena per poi consegnarla al web.

 

La docente, tramite i suoi avvocati Tosca Sambinello e Nicola Rubiero, aveva inoltre denunciato l’intera classe ovvero 24 alunni, tutti - a detta dell’insegnante - consapevoli e corresponsabili sia degli spari alla docente, che alla successiva divulgazione di video che riprendevano la scena di violenza e denigrazione nei suoi confronti.

Maria Cristina Finatti

Dopo una lunga vicenda, in cui tre minori erano sotto procedimento, il Tribunale dei Minori di Venezia ha preso la decisione di archiviare il caso: per i pm non c'è nulla di penalmente rilevante nella condotta degli studenti che derisero l'insegnante.

Promossi con 9 in condotta: l'intervento di Valditara

La vicenda era tornata in auge quando, al termine dell’anno scolastico, nel giugno del 2023, due dei ragazzini rei di aver “impallinato” la docente erano stati promossi con tanto di nove in condotta.

La decisione fece il giro d'Italia scatenando un po' ovunque indignazione. Intervenne anche il ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara con tanto di revisione del voto in condotta, passato a “6” e “7”. Confermata, invece, la promozione.

Ministro Valditara

“Secondo me quegli studenti non hanno ancora capito. Anche gli altri docenti non mi hanno prestato alcuna solidarietà: vedete l’esito di quel consiglio di classe”, aveva commentato la professoressa vittima delle violenze.

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