Processo morte Samira, quinta udienza a Rovigo: spuntano tre telefonini
Il 18 giugno si terrà l'udienza decisiva per Mohamed Barbri. Il marito della 43ernne scomparsa nel nulla nel 2019 rischia l'ergastolo.
Quinta udienza ieri, 14 maggio 2021, a Rovigo per il processo a Mohamed Barbri, il marocchino di 43 anni accusato dell'omicidio della moglie Samira El Attar, coetanea, scomparsa nel nulla nell'ottobre del 2019 dopo aver accompagnato la figlia a scuola.
Processo morte Samira, quinta udienza a Rovigo
Il cadavere della donna non è mai stato trovato. Ed è un compito arduo quello della Corte d'Assise, che si trova a decidere solo sulla base di indizi (che i carabinieri ritengono comunque schiaccianti) il destino di un imputato che rischia l'ergastolo.
In aula non sono mancati colpi di scena.
Spuntano tre telefonini da una cantina
Prima l'assenza per altro impegno del professor Maurizio Cusimano, perito informatico e teste chiave della difesa, poi il pubblico ministero ha chiesto l'acquisizione di tre telefonini uno sicuramente appartenuto Mohamed.
La mamma di Samira avrebbe trovato gli apparecchi dopo diverso tempo in una cantina già più volte perquisita: la difesa ha espresso perplessità, chiedendo come mai avendoli trovati i primi giorni del mese di aprile 2021 la donna ha consegnato i telefonini ai Carabinieri solo alla fine del mese.
Il primo gennaio scorso il 43enne era scappato in Spagna e dopo il mandato di cattura internazionale era stato bloccato a Madrid e successivamente riestradato in Italia.
Il 18 giugno si terrà l'udienza decisiva.