Lavori da incubo, provincia di Rovigo maglia nera: beccati "dipendenti" in nero e spiati
Purtroppo nelle ultime settimane sono state accertate troppe violazioni...
Nelle ultime settimane il Nucleo Carabinieri dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Rovigo, nell’ambito dei controlli finalizzati a prevenire e reprimere i fenomeni dello sfruttamento del lavoro e di quello sommerso, del controllo della regolare occupazione dei lavoratori ed alla verifica del rispetto della normativa sulla tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro, ha intensificato i controlli nel settore dei servizi alla persona (parrucchiere, centri massaggi, bazar).
Lavori da incubo, provincia di Rovigo maglia nera
L’esito del controllo svolto sull’intero territorio provinciale, congiuntamente all’Arma Territoriale della provincia di Rovigo, ha consentito di individuare inadempienze in materia lavoro e di sicurezza sui luoghi di lavoro quali: mancata redazione e/o aggiornamento del Documento di Valutazione dei Rischi, mancata nomina e formazione dei responsabili del servizio di prevenzione e protezione dei rischi, omessa formazione/informazione sulla sicurezza dei lavoratori, l’impiego di lavoratori subordinati senza preventiva comunicazione dell’instaurazione del rapporto di lavoro, omessa nomina del medico competente e visita mmedica per i lavoratori in relazione alla mansione svolta, mancata gestione delle emergenze e primo soccorso e violazioni in materia di videosorveglianza sui luoghi di lavoro e controllo dei lavoratori.
Sono state 11 le attività controllate operanti nel settore dei servizi alla persona individuate a seguito di attività info-operativa sequenziale all’analisi di dati provenienti dall’Arma territoriale, dall’ Ispettorato Territoriale del Lavoro e dall’esame di banche dati.
Beccati "dipendenti" in nero e spiati
I comuni interessati dai controlli ispettivi che hanno consentito di far emergere le principali irregolarità sono stati Adria, Rosolina, Porto Viro, Stienta, Rovigo, Occhiobello. Sono stati 28 i lavoratori individuati di cui 3 “in nero”. Sono stati 9 i provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale adottati di cui 6 per gravi motivi di sicurezza e 3 per lavoro “nero”. I reati e le violazioni in materia di sicurezza accertate sono state 23, complessivamente sono state irrogate sanzioni per oltre 60.000 euro.
Sono 11 i soggetti deferiti per violazioni in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. In 3 esercizi operanti nel campo dei servizi alla persona è stata applicata la maxi-sanzione per lavoro nero per l’impiego di personale senza la preventiva comunicazione di instaurazione del rapporto di lavoro.