Lavoratori in nero e violazioni delle norme di sicurezza: controlli ad Adria, Porto Tolle e Papozze
Tre titolari di aziende sono stati deferiti in stato di libertà e maximulte per 60mila euro
Nel corso dell'ultimo trimestre, il Nucleo Ispettorato Lavoro dei Carabinieri di Rovigo ha intensificato i controlli per prevenire e reprimere lo sfruttamento del lavoro non dichiarato e garantire il rispetto delle normative sulla salute e sicurezza dei lavoratori. Questi controlli si sono concentrati principalmente nei settori dell'assistenza alla persona, dell'agricoltura e della produzione manifatturiera.
Lavoratori in nero e violazioni delle norme di sicurezza
I risultati dei controlli, condotti in collaborazione con le stazioni Carabinieri del Comando Provinciale di Rovigo e l'Ispettorato Territoriale del Lavoro, hanno rilevato varie irregolarità, tra cui la mancata redazione del Documento di Valutazione dei Rischi, l'assenza di formazione e informazione sulla sicurezza dei lavoratori; violazioni delle norme sulla prevenzione degli incendi, violazioni delle norme sulla videosorveglianza nei luoghi di lavoro e sul controllo dei lavoratori; impiego di lavoratori subordinati senza preventiva comunicazione dell'instaurazione del rapporto di lavoro.
Controlli ad Adria, Porto Tolle e Papozze
I controlli sono stati condotti presso aziende operanti nei settori dei servizi alla persona, dell'agricoltura e della produzione manifatturiera, individuate attraverso analisi di dati provenienti dalle autorità territoriali, dall'Ispettorato Territoriale del Lavoro e da banche dati. I comuni interessati dai controlli sono stati Adria, Porto Tolle e Papozze.
Nel corso dei controlli, sono stati scoperti 10 lavoratori impiegati in condizioni di lavoro non dichiarato. Il Nucleo Ispettorato Lavoro dei Carabinieri ha emesso tre provvedimenti di sospensione delle attività imprenditoriali, di cui uno per gravi motivi di sicurezza e due per lavoro non dichiarato. Nel complesso, sono state contestate 8 violazioni delle normative sulla sicurezza e sono state imposte sanzioni per un ammontare complessivo di circa 60.000 euro.
Nei guai tre titolari
Tre titolari di aziende sono stati deferiti in stato di libertà.
Un proprietario di una barberia ad Adria, è stato deferito per violazioni della sicurezza e salute sul posto di lavoro e per aver occupato illegalmente un lavoratore straniero senza notificarne l'assunzione. Questo lavoratore era privo del permesso di soggiorno e il datore di lavoro aveva presentato documenti falsi all'Amministrazione Pubblica. In questo caso, è stata emessa una sospensione dell'attività imprenditoriale sia per le gravi violazioni della sicurezza che per il lavoro non dichiarato. È stata inoltre applicata una maxi-sanzione per il lavoro non dichiarato.
Inoltre, un altro datore di lavoro, proprietario di un'azienda agricola a Porto Tolle, è stato deferito per aver occupato due lavoratori stranieri illegalmente, senza notificare l'assunzione. Anche in questo caso, è stata applicata una maxi-sanzione per il lavoro non dichiarato.
Infine deferito in stato di libertà anche il proprietario di un laboratorio tessile a Papozze, per aver occupato sette lavoratori stranieri senza notificare l'assunzione. Due di questi lavoratori erano irregolari sul territorio nazionale per mancanza del permesso di soggiorno. In questo caso, è stata emessa una sospensione dell'attività imprenditoriale per il lavoro non dichiarato e una maxi-sanzione è stata applicata per l'impiego di sette lavoratori senza la preventiva comunicazione dell'assunzione.