Laboratorio tessile degli orrori: i dipendenti clandestini lavoravano in barba alle norme anti Covid
Il titolare dell'azienda deve pagare una sanzione da oltre 56mila euro
Altro che norme di sicurezza sul lavoro... in un'azienda tessile di Rovigo il datore di lavoro aveva "assunto" clandestini e non si rispettavano le norme per evitare i contagi.
Laboratorio tessile degli orrori: i dipendenti clandestini lavoravano in barba alle norme anti Covid
Nella mattina del 15 dicembre 2021, i Carabinieri delle stazione di Rovigo e San Martino di Venezze, unitamente ai militari dell'Arma del Nucleo ispettorato del lavoro di Rovigo, a conclusione di un'attività di verifica, hanno denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Rovigo per "occupazione, in qualità di datore di lavoro di manodopera clandestina, un uomo di 44 anni di origine cinese, residente in provincia di Rovigo, titolare di un laboratorio tessile.
I militari operanti, nel corso di due accessi ispettivi, hanno appurato che l'uomo si avvaleva delle maestranze di sette connazionali, tutti irregolari sul territorio nazionale, che sono pertanto stati anche loro denunciati per permanenza illegale in Italia. Nei confronti del titolare dell'attività, poi, sono state elevate contravvenzioni per violazioni in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, violazioni della normativa anti Covid, e per l'impiego del lavoro nero. La maxi multa è pari a 56.444,35 euro.