Morti sul lavoro

La morte sul lavoro di Rosolina: la vittima, la fabbrica, le reazioni

Un operaio, che non aveva ancora compiuto trent’anni, altra vittima mentre è in fabbrica

La morte sul lavoro di Rosolina: la vittima, la fabbrica, le reazioni

Abbiamo detto in prima mattinata della morte di Luca Domenicale, avvenuta nel pomeriggio di ieri, schiacciato da un macchinario mentre era al lavoro. Il 29enne originario di Taglio di Po dove vivono ancora i genitori, risiedeva a Porto Viro e lascia moglie e un figlioletto.

Luca non era tra gli operai più “anziani in azienda” ed aveva mansioni di manutentore, era stimato tanto al lavoro che nel paese di residenza.

Pur essendo Rovigo, la provincia del Veneto con minor numero di infortuni e di morti sul lavoro, o proprio per questo, il fatto ha destato immediato scalpore tanto che potevamo dare conto dell’altrettanto immediata reazione della parlamentare Nadia Romeo, deputata del PD. Leggi QUI

Ora torniamo in argomento tanto per completare le informazioni sul grave fatto occorso, quanto per dare conto anche di altre reazioni da esso suscitate, a partire da quella della Uil, ad esempio: “È inaccettabile che una vita venga spezzata così presto” o del PD: “Servono più investimenti per la sicurezza sul lavoro“.

Il fatale incidente

Dunque, il fatale incidente sul lavoro è capitato alla “Veneta prefabbricati” in via Santa Teresa di Rosolina (RO), tale è il nome che la “Romea” assume in quel suo tratto.
Luca era uno dei 35 collaboratori della ditta che realizza manufatti in cemento per l’edilizia, il cui attuale rappresentante è il trevigiano Roberto Grigolin.

I soccorsi

Al loro arrivo i Vigili del fuoco di Adria hanno liberato la vittima dal macchinario che l’aveva investito, ma al loro arrivo, i sanitari del 188 hanno solo potuto prendere atto del decesso dell’operaio.

Alla “Veneta prefabbricati”, intanto arrivavano anche i Carabinieri della Compagnia di Adria e i tecnici dello Spisal dell’Aulss5, ciascuno per le proprie competenze.

Le reazioni

La Filca-Cisl ha fatto sentire la sua voce tramite il segretario di Padova e Rovigo, Lino Coniglio:

“In Veneto manca attualmente circa il 40 per cento dei lavoratori edili rispetto al fabbisogno. Questa carenza di personale genera situazioni di stress e fatica sul lavoro, per cui l’errore umano purtroppo diventa più frequente”.

E anche la Uil, questa volta tramite il segretario generale regionale Roberto Toigo, era subito intervenuta:

“Il Polesine piange stasera un morto sul lavoro: un operaio, che non aveva ancora compiuto trent’anni: è inaccettabile che una giovane vita venga spezzata così presto. Possiamo solo immaginare il dramma che stanno vivendo i suoi familiari e i suoi colleghi”.

Veneta prefabbricati

Passata di mano appena nel 2023, l’azienda si è costituita a Rosolina dal 1982, ed ha da poco avviato i lavori per un nuovo stabilimento sul quale ha investito 3 milioni di euro. Il nuovo impianto produttivo amplierà l’area di stoccaggio e porterà da 5 a 7 le linee di produzione.

Veneta prefabbricati

L’Amministrazione comunale

Dalla casa comunale, Francesco Biolcati, Capogruppo di minoranza Consiglio comunale di Rosolina, ha detto:

“Come consiglieri comunali esprimiamo vicinanza e cordoglio alla famiglia, agli amici e ai colleghi colpiti da questo terribile lutto.
Vogliamo un mondo in cui nessuno debba più morire lavorando”.