Senso Civico

Incidente a Rovigo, poi la fuga: conducente inseguita fino alla Cittadella Socio Sanitaria

La collisione è avvenuta la mattina del 18 agosto sulla SR 443, viale Tre Martiri. Dopo l’urto con più veicoli, la responsabile si è allontanata senza fermarsi

Incidente a Rovigo, poi la fuga: conducente inseguita fino alla Cittadella Socio Sanitaria
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Lunedì mattina sulla SR 443 una conducente ha urtato più veicoli e si è allontanata senza fermarsi. Solo l’inseguimento di un automobilista ha permesso di rintracciarla alla Cittadella Socio Sanitaria.

La dinamica dello schianto

Erano circa le 9.20 di lunedì 18 agosto 2025 quando, a causa di un cantiere stradale con semaforo a senso alternato, si era formata una lunga colonna di veicoli lungo la SR 443 in direzione Adria.

All’improvviso, un’auto proveniente dal senso opposto ha invaso la corsia, urtando prima una station wagon grigia, poi una piccola utilitaria e infine un terzo mezzo.

L’impatto è stato violento: lo specchietto laterale del veicolo colpito è andato distrutto e si è verificata anche una rottura della trasmissione anteriore. Nonostante i danni, l’automobilista coinvolto è riuscito a compiere un’inversione e a inseguire l’auto responsabile, che nel frattempo si era allontanata senza prestare soccorso.

La fuga e l’arrivo della Polizia Locale

La vettura è stata intercettata poco dopo nel parcheggio della Cittadella Socio Sanitaria ULSS 5, dove la conducente, che viaggiava con un passeggero, ha ammesso di essersi addormentata alla guida. Ha raccontato di essersi inizialmente fermata, salvo poi ripartire non vedendo nessuno avvicinarsi a lei.


Sul posto è intervenuta la Polizia Locale, che ha richiesto l’ausilio di una seconda pattuglia per ulteriori verifiche. Non sono stati trovati altri veicoli danneggiati né testimoni oculari, complice il traffico intenso e la distanza dal cantiere. La conducente e il passeggero sono stati accompagnati in ospedale per accertamenti, mentre uno degli automobilisti ha rifiutato le cure nell’immediato, salvo poi recarsi il giorno successivo al pronto soccorso per dolori diffusi.

Il senso civico che è mancato

L’episodio solleva interrogativi non solo sulla sicurezza stradale, ma anche sul senso civico. La scelta della conducente di allontanarsi dopo l’impatto, così come l’indifferenza dei presenti in colonna che non hanno segnalato o aiutato, evidenziano un vuoto di responsabilità condivisa.


In situazioni come questa, fermarsi e prestare soccorso non è solo un obbligo previsto dal Codice della Strada, ma un dovere morale. La mancata collaborazione complica la ricostruzione della dinamica, ritarda i soccorsi e lascia soli i coinvolti.


Il gesto di chi, nonostante i danni al proprio veicolo, ha inseguito e fermato l’auto in fuga dimostra invece quanto il senso civico possa fare la differenza: senza quell’atto di responsabilità personale, la vicenda avrebbe potuto restare senza soluzione.