"Grande fratello" sul luogo di lavoro: telecamere per sorvegliare i dipendenti
E poi violazioni in materia di sicurezza, lavoratori in nero, omesse visite mediche e tanto altro...
Nell’ultimo trimestre il Nucleo Carabinieri dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Rovigo, nell’ambito dei controlli finalizzati a prevenire e reprimere i fenomeni dello sfruttamento del lavoro e di quello sommerso, del controllo della regolare occupazione dei lavoratori ed alla verifica del rispetto della normativa sulla tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro, ha intensificato i controlli nei settori della ristorazione, attività di commercio al dettaglio e attività di commercio al dettaglio di carburanti.
"Grande fratello" sul luogo di lavoro: telecamere per sorvegliare i dipendenti
L’esito del controllo svolto sull’intero territorio provinciale, congiuntamente all’Arma Territoriale, ha consentito di individuare inadempienze in materia lavoro e di sicurezza sui luoghi di lavoro quali: mancata redazione e/o aggiornamento del Documento di Valutazione dei Rischi, omessa formazione/informazione sulla sicurezza dei lavoratori, l’impiego di lavoratori subordinati senza preventiva comunicazione dell’instaurazione del rapporto di lavoro, omessa visita medica per i lavoratori in relazione alla mansione svolta, violazioni in materia di videosorveglianza sui luoghi di lavoro e controllo dei lavoratori, mancata gestione delle emergenze e primo soccorso.
Sono state controllate n. 4 attività operanti nel settore della ristorazione, attività di commercio al dettaglio ed attività di commercio al dettaglio di carburanti individuate a seguito di attività info-operativa sequenziale all’analisi di dati provenienti dall’Arma territoriale, dall’ Ispettorato Territoriale del Lavoro e dall’esame di banche dati.
I comuni interessati dai controlli ispettivi che hanno consentito di far emergere le principali irregolarità sono stati Castelmassa, Stienta e Lendinara. Sono stati n. 11 i lavoratori individuati e controllati di cui 2 “in nero”. Sono stati n. 4 i provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale adottati di cui n. 2 per gravi motivi di sicurezza e n. 2 per lavoro “nero”. I reati e le violazioni in materia di sicurezza accertate sono state n. 10, complessivamente sono state irrogate sanzioni per 37.000 euro.
In totale sono stati n. 4 i soggetti deferiti per violazioni in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. In due esercizi operanti rispettivamente nel campo di commercio al dettaglio di carburanti e bazar è stata applicata la maxi-sanzione per lavoro nero per l’impiego di personale senza la preventiva comunicazione di instaurazione del rapporto di lavoro (per complessivo n. 2 lavoratori).