L'intervento

Giochi pericolosi per i bambini: nei guai due imprenditori cinesi di Adria e Occhiobello

Al termine dei controlli sono stati sequestrati circa 2.000 prodotti...

Giochi pericolosi per i bambini: nei guai due imprenditori cinesi di Adria e Occhiobello
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Nel quadro dei controlli tesi a contrastare la commercializzazione di prodotti non conformi e atteso, tra l’altro, l’imminente avvio dell’anno scolastico, il Comando Provinciale di Rovigo ha disposto l’intensificazione delle ispezioni nel settore con particolare riguardo ai prodotti scolastici, a volte nocivi o pericolosi, destinati a consumatori più indifesi.

Giochi pericolosi per i bambini: nei guai due imprenditori cinesi di Adria e Occhiobello

Sulla scorta di tali indicazioni, il Gruppo di Rovigo ha organizzato una serie di controlli, svolti dai dipendenti Reparti territoriali su tutto il territorio provinciale, con l’intento di verificare e impedire la commercializzazione di prodotti che possono costituire pericolo per il consumatore.

A seguito dell’attività svolta è emerso che presso due esercizi commerciali ubicati in Adria e Occhiobello, riconducibili a due imprenditori entrambi di origini cinesi, erano posti in vendita giocattoli e altri prodotti a corredo del materiale didattico degli scolari, sprovvisti del previsto marchio di qualità “CE” quale attestazione di conformità agli standard europei.

Altri prodotti, invece, risultavano privi delle indicazioni che prescrivono il divieto di utilizzo, date le ridotte dimensioni, per i bambini di minore età e/o riportanti il pittogramma relativo alla sicurezza dei bambini non conforme. Per altri prodotti ancora (costituiti da materiale elettrico e casalinghi) le relative etichette sono risultate non conformi alla normativa posta a tutela del consumatore.

In proposito, si vuole rammentare come il marchio di qualità CE garantisce l’assenza di rischio di un pericolo grave per i consumatori garantendo la conformità del prodotto ai requisiti essenziali di sicurezza, fissati dalle disposizioni comunitarie.

Invece, per quanto concerne le avvertenze che determinano la decisione di acquistare il giocattolo, quali quelle che precisano l’età minima degli utilizzatori e le altre avvertenze applicabili, le stesse devono figurare sull’imballaggio destinato al consumatore o essere altrimenti e chiaramente visibili al consumatore prima dell’acquisto e sono precedute, a seconda dei casi, dalle parole “Attenzione” o “Avvertenza” o “Avvertenze”.

I giocattoli potenzialmente pericolosi per i bambini di età inferiore a 36 mesi devono, infatti, recare un'avvertenza quale: "Non adatto a bambini di età inferiore a 36 mesi" oppure "Non adatto a bambini di età inferiore a tre anni" oppure un'avvertenza nella forma di uno specifico pittogramma.

Al termine dei controlli sono stati sequestrati circa 2.000 prodotti per violazioni alle norme:

a) in materia di sicurezza dei giocattoli (D. Lgs. 54/2011) con sanzioni pecuniarie a cura della Camera di Commercio da € 1.500 a € 10.000;

b) del codice del consumo (D.lgs 206/2005) con sanzioni pecuniarie a cura della Camera di Commercio da € 516 a € 25.823.

Interventi come questi si inquadrano nella costante opera di controllo economico del territorio, assicurato quotidianamente dalla Guardia di Finanza, a protezione degli imprenditori rispettosi delle regole e, quindi, a tutela della libera concorrenza, del mercato e dei consumatori a cui devono essere destinati prodotti sicuri e conformi agli standard qualitativi previsti dalle normative di settore.

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