Villamarzana, comune prevalentemente agricolo del veneto in provincia di Rovigo, di 1115 ma non privo dei principali servizi tra i quali la posta, nella notte tra venerdì 3 e sabato 4 ottobre 2025, è stata presa di mira da una banda a corto di contanti, che ha squassato con la tranquillità del solitamente pacifico paese, anche lo sportello “Postamat” della centralissima Piazza Mercato, e lo stesso immobile dove ha sede anche il Comune.
Il “Postamat” sembra fosse stato ammodernato da poco.
L’esplosione, però, è stata così violenta che in primo piano sono passate proprio le condizioni di staticità dell’edificio, della tenuta del quale si sono dovuti occupare i Vigili del fuoco che sulla cosa potrebbero esprimersi proprio oggi, mentre i Carabinieri hanno avviato subito le indagini, alla ricerca dei responsabili.

L’esplosione
L’esplosione, come detto, è stata tale che detriti e componenti della struttura sono stati scagliati a decine di metri di distanza, tanto da far pensare che non si sia trattato di uno dei soliti ordigni fatti in casa ed utili a sventrare lo sportello di un bancomat, quanto piuttosto di una vera e propria bomba.
E quella ha fatto il suo dovere, tanto che ha sfondato il muro del municipio, creando non poche perplessità sulla tenuta dell’intero edificio.

Il sindaco di Villamarzana
Il primo cittadino del paese, era costernato:
“Un disastro devastante: come ritrovarsi nel Far West”.
Il “Postamat”, come anticipato e come si vedrà da alcuni fermo immagine che pubblichiamo, era parte dell’edificio comunale nel quale aveva preso il posto della vecchia pesa pubblica: ora è tutto inservibile.

L’orario ha voluto che, alle 4:30 quando è stato registrato il botto, d’attorno non ci fossero passanti perché, ha continuato il sindaco:
“Se ci fosse stato qualcuno, ora parleremmo davvero di una tragedia”.
A nulla è servito l‘accorrere tempestivo dei Carabinieri che sul posto sono arrivati quando la gang si era già eclissata, dopo avere puntato – senza che però noi possiamo qui dare una stima sul maltolto – ai 100.000 euro di cui sembra fosse stata dotata il venerdì, per il fine settimana, la cassa automatica continua delle poste.

Ora si conta sul sistema di video sorveglianza di cui è modernamente dotato il piccolo comune: ci sono controlli ad ogni via di accesso con un sistema di rilevamento targhe fino alla rotatoria che adduce all’autostrada, veloce maniera per togliersi di torno, probabilmente usata anche dai banditi.
Mentre ci si leccano le ferite, è ancora il sindaco a commentare laconicamente:
“Chissà dove saranno i componenti di quella che è sicuramente una banda di professionisti senza scrupolo”.