Due Carabinieri aggrediti e finiti in pronto soccorso dopo essere stati aggrediti: il sindacato “Servono strumenti come il taser”
Colpiti con calci e pugni da un giovane in evidente stato di alterazione

Un intervento per una lite in un appartamento si è trasformato in un incubo per due carabinieri della stazione temporanea di Rosolina Mare. Chiamati per calmare una discussione, si sono trovati davanti un giovane di origine straniera, in evidente stato di agitazione.
Alla richiesta dei documenti, il ragazzo ha perso il controllo. Ha aggredito i carabinieri con violenza, colpendoli con calci, pugni, schiaffi e sputi. Uno dei due ha riportato la frattura del setto nasale, l’altro diverse contusioni. Entrambi sono stati trasportati al pronto soccorso di Porto Viro, dove hanno ricevuto le prime cure. Dovranno ora sottoporsi anche alla profilassi sanitaria, prevista in casi di esposizione biologica.
L’arresto e l’allarme del sindacato
Il giovane è stato arrestato con le accuse di violenza e resistenza a pubblico ufficiale. Il giudice ha convalidato l’arresto e disposto per lui il divieto di dimora nella provincia di Rovigo.
A intervenire pubblicamente è stato il SIM Carabinieri di Rovigo, che ha espresso solidarietà ai colleghi feriti e ha rinnovato l’appello al governo per dotare le pattuglie di strumenti più efficaci, come il taser. “Non possiamo continuare a mandare i nostri carabinieri allo sbaraglio”, ha dichiarato il segretario provinciale, chiedendo “azioni concrete e non solo parole”.
Episodi simili, denuncia il sindacato, sono sempre più frequenti. A Mogliano Veneto, poche settimane fa, due carabinieri sono stati feriti durante un controllo in una villetta occupata abusivamente. Anche lì, l’intervento era partito da una semplice segnalazione.
