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Coronavirus: intera famiglia cinesi in quarantena a Corbola

Erano tornati a trovare i parenti nel loro paese per il Capodanno cinese.

Coronavirus: intera famiglia cinesi in quarantena a Corbola
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Coronavirus: intera famiglia cinesi in quarantena a Corbola.

Famiglia in isolamento per evitare qualsiasi rischio

Erano partiti qualche settimana fa per riabbracciare i parenti in occasione del Capodanno cinese. Per loro però ora, al loro ritorno, sarà necessario un periodo di quarantena per accertarsi che non siano stati infettati dal Coronavirus.  Padre e figlia sono rientrati giovedì in Basso Polesine, a Corbola, dove abitano da 8 anni e ora sono sotto osservazione. La loro visita a Hangzhou, a "soli" 700 chilometri dall'epicentro del focolaio lascia aperto qualche timore che potrà essere fugato solo dopo un periodo di quarantena.

Isolamento cautelare ma non vi sono emergenze

Visto il protocollo emanato dall’azienda sanitaria per gestire la situazione in Polesine l'intera famiglia composta da  mamma, papà e le tre bambine dovrà ora osservare un periodo di isolamento. Tutte e tre le bambine, che frequentano la scuola primaria, sono rimaste a casa già da venerdì mattina.

Polesine pronto ad affrontare l'emergenza

Il Polesine è pronto a gestire il caso coronavirus e sta adottando in queste ore le necessarie contromisure. Il direttore generale Antonio Compostella ha riassunto le azioni messe in campo per contrastare il virus, che comincia a fare paura anche in Italia: "Attualmente in Polesine non ci sono casi sospetti, ma abbiamo organizzato tutto per fronteggiare eventuali casi di malattia e le conseguenti attività di prevenzione. In questa fase, è importante la piena collaborazione con i Comuni e le scuole. La prima indicazione è il numero verde di riferimento nazionale, il 1500, gratuito. La cabina di regia aziendale che coinvolge gli ospedali, i distretti, i medici e le unità di Pronto soccorso è stata approntata secondo le indicazioni arrivate da Roma e dalla Regione con i protocolli e le azioni da seguire nei vari casi. Le prime indicazioni sono soprattutto per i viaggiatori di ritorno da aree a rischio dalla Cina. Queste persone, se nelle due settimane successive al ritorno avessero sintomi respiratori come febbre, tosse secca, mal di gola e difficoltà respiratorie, possono contattare il numero verde 1500, il medico e il 118, poi partiranno le azioni di controllo".

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