Legalità

Contrasto al bracconaggio e recupero delle cave come oasi ambientali

I nuovi video dell’Autorità del Fiume Po per conoscere meglio il territorio

Contrasto al bracconaggio e recupero delle cave come oasi ambientali
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L’Autorità Distrettuale del Fiume Po-Mite pubblica 2 nuovi video informativi di strettissima attualità con l’obiettivo di sensibilizzare e diffondere alcune azioni legate alle innovative politiche di indirizzo messe in campo per migliorare il contesto ambientale in cui l’ente svolge la sua funzione di pianificazione in materia di governo della risorsa idrica.

Contrasto al bracconaggio e recupero delle cave come oasi ambientali

“I video ideati dal nostro responsabile della comunicazione e delle relazioni istituzionali del distretto Andrea Gavazzoli – ha commentato il Segretario Generale Meuccio Berselli – sono un mezzo comprensibile, fruibile e completo per farsi un’idea chiara sulle tre tematiche attualissime che abbiamo individuato per questo primo progetto divulgativo”.

Sul fenomeno del bracconaggio – che in questi ultimi 20 anni è diventato fenomeno purtroppo strutturale – soprattutto nell’area del Delta del Po l’Autorità sta svolgendo un’azione di prevenzione di concerto con le Regioni del distretto e le Prefetture e sta favorendo normative comuni e regolamenti di pesca omogenei grazie all’attività della Consulta della Pesca per cercare di arginare e contrastare il grave fenomeno e al contempo perseguire quelle organizzazioni che commettono reati ai danni dell’ambiente e della fauna ittica autoctona perpetrando l’illegalità.

Il video realizzato grazie alle riprese e al montaggio del filmaker Marco Epifani e con il contributo di istituzioni e Forze dell’Ordine mostra come oggi, dopo un inevitabile periodo di stop a causa della pandemia, gli enti amministrativi stiano cercando di mettere basi solide per disciplinare il bracconaggio e armonizzare le normative a difesa e tutela della pesca “corretta”.

“Il secondo video – ha evidenziato il giornalista Andrea Gavazzoli – ci offre una panoramica su una sfida in grado di migliorare l’ambiente del fiume Po e di conseguenza anche ciò che gli sta attorno; il filmato è un focus su come utilizzare le numerose ex cave come possibili fonti di energia pulita grazie all’impiego del fotovoltaico galleggiante in quelle che potrebbero diventare vere e proprie oasi ambientali, anche grazie al progetto di rinaturazione; rappresenta un’opportunità storica da cogliere in modo unitario in cui la tecnologia e la sostenibilità trovano identità comune nell’utilizzo di energia pulita e naturalmente su queste importanti tematiche daremo puntuale e aggiornata informazione alle comunità rivierasche e non”.

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