Carcere di Rovigo: urla e proteste ma situazione tranquilla
Non una rivolta ma una protesta con stoviglie e pentole sbattute contro le sbarre delle celle.

Carcere di Rovigo: urla e proteste ma situazione tranquilla.
La protesta dei carcerati tocca anche il carcere di Rovigo
La protesta nelle carceri ha toccato anche il carcere di Rovigo. Non una rivolta vera e propria, ma una protesta con stoviglie e pentole sbattute contro le sbarre delle celle. Una protesta che fortunatamente non è sfociata in qualcosa di più grave grazie all’intervento della direttrice del carcere di Rovigo Romina Taiani.
Poche ore dopo lo scoppio della protesta, lunedì mattina 9 marzo, la direttrice del carcere è andata direttamente al confronto con i detenuti. Romina Taiani è così riuscita a placare gli animi dei reclusi, facendo, in questo modo, rientrare le rumorose polemiche, ed impedendo che la protesta sfociasse in rivolta o in forme di dissenso più acceso o addirittura violento.
Nel carcere di Rovigo i detenuti sono circa 260 mentre gli agenti di polizia penitenziaria sono poco meno di 120. Secondo i rappresentanti delle guardie il personale avrebbe bisogno di rinforzi.