La piaga

Caporalato nelle campagne polesane: lavoratori pagati tre euro l'ora per raccogliere l'aglio

Tutto il giorno sotto il sole, con una sola pausa per trenta euro di paga...

Caporalato nelle campagne polesane: lavoratori pagati tre euro l'ora per raccogliere l'aglio
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Vengono assunti da "intermediari" ma il termine più corretto è "caporali". E vengono pagati tre euro l'ora per raccogliere tutto il giorno aglio nelle campagne polesane. In copertina foto d'archivio.

Caporalato nelle campagne polesane: lavoratori pagati tre euro l'ora per raccogliere l'aglio

Sono generalmente richiedenti asilo, spesso provenienti dal Pakistan, le vittime di questo "sistema", ingannati con la promessa di contratti regolari che non arrivano mai. La denuncia di questa situazione che è ormai una vera e porpria piaga del Polesine, è stata raccolta e formulata dai sindacalisti dell'Adl Cobas. Nello specifico, il referente sindacale Mbarek El Asri, ha fatto riferimento a due pakistani che si pongono come "mediatori" tra le aziende agricole e i lavoratori.

Prima di tutto si occupano del reclutamento dei lavoratori, ma non mancano le violenze e le minacce. Sono attualmente sette, solo nel Polesine, che si sono rivolte al sindacato e ci sono storie come quelle di un lavoratore. 30 euro per una giornata intera, con una sola pausa breve per mangiare, massimo venti minuti, e poi di nuovo a lavoro, sotto il sole cocente e in ogni condizione climatica senza alcuna tutela. L'azienda in questione però si difende e assicura di aver sempre assunto e pagato regolarmente. E annuncia controdenunce per diffamazione. Il Prefetto di Rovigo ha avviato alcuni accertamenti.

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