Agricoltore di Rovigo avvelenava le nutrie con il liquido per radiatori

Un agricoltore 66enne della provincia di Rovigo è stato denunciato per aver utilizzato esche avvelenate nel tentativo di eliminare le nutrie. L'uomo, esasperato dai danni causati da questi animali lungo gli argini dei fiumi, ha immerso pezzi di frutta nel liquido per radiatori, noto come Paraflu, e li ha posizionati in un fossato vicino al suo terreno agricolo nel comune di Ostiglia, in provincia di Mantova.

L'intervento delle autorità: il ruolo dei Carabinieri Forestali

Come riporta Prima Mantova, la presenza di queste esche sospette è stata notata da alcune guardie ittico-venatorie, che hanno prontamente allertato il numero di pronto intervento ambientale 1515. In risposta, i Carabinieri Forestali di Goito, insieme ai colleghi di Mantova, sono intervenuti sul posto con il supporto di un veterinario dell'Ats. Le analisi di laboratorio hanno confermato che le esche erano costituite da frutta imbevuta di una sostanza chimica altamente tossica sia per gli animali che per l'uomo.

Bonifica dell'area e conseguenze legali per l'agricoltore

L'area interessata è stata bonificata con la collaborazione dello stesso agricoltore di Rovigo. Quest'ultimo è stato denunciato per dispersione nell'ambiente di esche avvelenate destinate alla soppressione di fauna selvatica e per getto pericoloso di cose. Attualmente, il procedimento penale è nella fase delle indagini preliminari, e l'eventuale colpevolezza dovrà essere accertata in sede di processo, garantendo il contraddittorio tra le parti.

Questo episodio mette in luce l'importanza di affrontare le problematiche legate alla fauna selvatica attraverso metodi legali e sicuri, evitando soluzioni fai-da-te che possono avere gravi ripercussioni sull'ambiente e sulla salute pubblica.