Aggredì e rapinò una barista: evade dai domiciliari per festeggiare Capodanno
Dopo aver reciso il braccialetto elettronico applicatogli per garantire il pieno rispetto della misura stabilita dal GIP, si è allontanato dalla sua abitazione.
La Polizia di Stato di Rovigo, ha eseguito la misura della custodia cautelare in carcere a carico del responsabile di una rapina aggravata perpetrata in pieno centro ai danni di una giovane donna, fatti per cui era stata precedentemente disposta la misura degli arresti domiciliari.
Aggredì e rapinò una barista
I primi fatti risalgono al 16 novembre 2021 alle ore 21.10 quando l’ignara vittima, gestore di un bar di Piazza Vittorio Emanuele II, mentre era intenta a rientrare in casa, dopo una giornata di lavoro, è stata assalita dal rapinatore in via Manzoni. Lo stesso, dopo aver studiato nei giorni passati le abitudini della donna, ha atteso che la stessa si allontanasse dalla zona più frequentata della città per poter profittare di un tratto di strada privo di passanti per aggredirla allo scopo di appropriarsi dell’incasso della giornata.
La rapina, nel suo sviluppo, ha assunto modalità particolarmente violente. Infatti, l’uomo, dopo averla seguita, nei pressi della sua abitazione, l’ha afferrata alle spalle per il collo ed esercitando una pressione progressivamente più intensa l’ha costretta a consegnargli il denaro contante che la vittima aveva nel portafoglio.
La donna, ha vissuto un vero e proprio shock, infatti, solo la mattina dopo ha trovato il coraggio, dopo essersi confidata con il compagno, di denunciare l’accaduto e dopo essersi recata in pronto soccorso, si è rivolta alla Polizia di Stato.
L'attività investigativa
La 3a sezione della Squadra Mobile di Rovigo, acquisiti i pochi elementi a disposizione, ha avviato sin da subito una serrata attività investigativa che ha permesso di individuare in poco tempo l’autore di questa efferata condotta criminosa. Trattasi di un giovane ragazzo, residente in questo Capoluogo di Provincia, che annovera a suo carico molti precedenti per reati contro il patrimonio.
Il P.M. dott.ssa MOTTA, viste le evidenze investigative e considerata la pericolosità del soggetto, palesatasi nel tipo di aggressione perpetrata oltre che nei diversi precedenti a suo carico, ha inizialmente richiesto e ottenuto la misura degli arresti domiciliari, con monitoraggio attraverso braccialetto elettronico per il reato di rapina aggravata. Ordinanza emessa dal GIP dott. Belvederi ed immediatamente eseguita il 6 dicembre 2021.
Tuttavia, nella notte di Capodanno, lo stesso soggetto, ha deciso di evadere tentando la fuga verso altra provincia.
La fuga
Dopo aver reciso il braccialetto elettronico applicatogli per garantire il pieno rispetto della misura stabilita dal GIP, si è allontanato dalla abitazione, luogo di esecuzione del provvedimento cautelare.
Scattato l’allarme per probabile evasione, la locale S.O. ha attivato immediatamente le ricerche dell’evaso. La fuga è terminata la mattina del 1.01.2022, poche ore dopo, quando, grazie all’intuito e allo spirito di osservazione di un poliziotto libero dal servizio che, mentre si trovava nella stazione ferroviaria di Rovigo per tornare dai propri familiari in occasione del capodanno, riconosceva l’evaso che stava salendo a bordo di un treno, facendolo così bloccare dagli agenti della Sezione Volanti dell’UPGSP subito intervenuti.
Considerati i fatti, veniva tratto in arresto in flagranza per il reato di evasione. Il giorno seguente, in sede di direttissima, è stata ripristinata la misura degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico.
Pertanto, in virtù della ricostruzione degli investigatori che ha confermato la gravità dell’evasione, i propositi di fuga e la mancata resipiscenza è stato richiesto dal Pm titolare del fascicolo Dott.ssa Valeria MOTTA l’aggravamento della misura.
Richiesta integralmente accolta dal GIP Dott. Raffaele BELVEDERI il quale ha disposto la sostituzione della misura degli arresti domiciliari con quella della custodia cautelare in carcere.
L’ordinanza è stata eseguita nei giorni scorsi da personale dalla Squadra Mobile con conseguente traduzione presso la Casa Circondariale di Rovigo.