Una nuova barriera anti sale sull'Adige: ecco come funzionerà e dove verrà posizionata
Il Governo l'ha definita un'opera prioritaria che servirà a contrastare la risalita del cuneo salino e trattenere l'acqua dolce nel fiume
Un progetto prioritario, come l'ha definito il Governo nell'ultima cabina di regia: per la barriera anti sale sull'Adige sono stati stanziati altri 22 milioni di euro (oltre ai 20 già previsti). Un'opera che ha come committente il Consorzio di bonifica Delta Po e vede la collaborazione della Regione e del Governo.
Una nuova barriera anti sale sull'Adige: ecco come funzionerà e dove verrà posizionata
Il progetto della barriera anti sale sull'Adige è pronto. Il sistema di 14 paratoie per fermare la risalita del cuneo salino e per trattenere l'acqua dolce sorgerà sulla vecchia diga tra Rosolina e Chioggia. La vecchia opera, realizzata negli anni '80, è ormai inefficace e inefficiente: dimensionata per portate superiori agli 80 metri al secondo, l'anno scorso si è scesi per mesi sotto i 30. Il cantiere sorgerà proprio qui, a 4 km dalla foce.
Il progetto definitivo è ormai pronto, come ha spiegato l'ingegner Rodolfo Laurenti, vice direttore del Consorzio di bonifica Delta Po, al Tgr Veneto: "Si tratta di un ponte, un impalcato che ospiterà 14 paratoie, che funzioneranno con l'idea del Mose: quando sarà necessario e la portata del fiume sarà insufficiente verranno innalzate per poter contenere quanta più acqua dolce possibile all'interno del fiume e per garantire un bacino di acqua dolce di 80 milioni di metri cubi nel fiume. Un'idea che sarà applicata sull'Adige, sul Brenta e sul Po e abbiamo informazioni anche nel resto di Italia: ha il duplice vantaggio trattenere l'acqua dolce a monte e fermare l'acqua salata al mare".
Secondo le previsioni, la fase di progettazione e di autorizzazioni sarà conclusa entro il 2023 e il cantiere partirà all'inizio del 2024.