Un flash mob contro le trivellazioni, ma in piazza pochi partecipanti
L'iniziativa di Rifondazione Comunista e Unione popolare
A distanza di quasi 50 anni dallo stop alle attività dei pozzi di estrazione di metano nei territori del Polesine, la terra continua a subire gli effetti della subsidenza, cioè un lento e progressivo sprofondamento del fondale marino. Il terreno è arrivato ad abbassarsi fino a 3,5 metri. E su questo fenomeno c'è grande preoccupazione.
Un flash mob contro le trivellazioni, ma in piazza pochi partecipanti
Continuano le mobilitazioni per dire "no" a nuove trivellazioni al largo del Delta del Po, dopo il "sì" del Senato sono state numerose le manifestazione per opporsi, ma ancora la voce dei polesani non è stata ascoltata. Lo scorso sabato, 4 marzo 2023, Rifondazione Comunista e Unione popolare hanno organizzato un nuovo flash mob contro le trivellazioni: il Delta del Po ha già pagato un prezzo troppo salato, il Polesine non vuole sprofondare.
Ma a scendere in piazza solo pochi partecipanti, tuttavia questa è stata solo una delle prime iniziative, ma non ci si arrende: le mobilitazioni continueranno e cercheranno di coinvolgere sempre più persone.