Nel mare adriatico

Trivelle, la Regione conferma il suo NO

La commissione dei saggi espone i rischi. Zaia: "Teniamo la barra dritta e continueremo ad opporci"

Trivelle, la Regione conferma il suo NO
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Non si abbassa in polesine la preoccupazione per la ripresa delle trivellazioni in adriatico, proprio davanti alla costa rodigina. Le recenti emergenze della piena di fiumi hanno risvegliato paure mai del tutto superate da queste parti. In più, il comitato incaricato dalla Regione di valutare i rischi, ha confermato che la ripresa delle attività al largo delle coste polesane non è esente da pericoli.

Il comitato dei saggi: 'rischio idrico'

La commissione voluta direttamente dal presidente Luca Zaia ha messo attorno ad un tavolo gli esperti dell'Università di Padova, Ca' Foscari ma anche dello Iuav e del Cnr. E la conclusione a cui sono arrivati gli esperti lascia poco spazio alle interpretazioni: l'estrazione di gas dal fondo marino crea sempre subsidenza, cioè il fenomeno per cui la terra si abbassa rispetto al livello del mare. Ma in polesine questo evento porterebbe ad accrescere i già alti rischi idrici che hanno già fatto - tristemente - la storia da queste parti.

Ecco perché anche il presidente Luca Zaia, presente a Badia Polesine per l'inaugurazione di un cantiere, ha spiegato a chiare lettere: "Noi non siamo pregiudizialmente contro alle trivelle ma se emergono dei dati che dimostrano che questa attività può comportare dei rischi noi ci opponiamo e continueremo a farlo".

 

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