Trentennale della strage di Capaci: un murales per ricordare Falcone e Borsellino, vittime della mafia
E' stato dato il via simbolico ai lavori di un'opera che, i ragazzi del liceo artistico Roccati, realizzeranno sulla parete esterna della palestra Barubujani in Tassina.
Un murales per ricordare i giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino vittime della mafia.
Trentennale della strage di Capaci
Oggi, nella ricorrenza dei 30 anni dalla strage di Capaci e in occasione della Giornata della legalità, è stato dato il via simbolico ai lavori di un'opera che, i ragazzi del liceo artistico Roccati, realizzeranno sulla parete esterna della palestra Barubujani in Tassina. L'iniziativa è stata promossa dal presidio di Rovigo dell'associazione Libera, in collaborazione con il Comune di Rovigo e il Liceo Artistico Roccati di Rovigo.
“La lotta contro le mafie e la corruzione – ha detto Lucia Palmieri, referente di Libera presidio di Rovigo, con il referente provinciale Enrico Moro -, procede anche mediante azioni di memoria. Oggi vogliamo ricordare gli omicidi dei giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e tutte le vittime innocenti cadute con loro. Una testimonianza, che, attraverso questo murales, resterà negli anni”.
“Quello che vogliamo – ha detto l'assessore all'Associazionismo e Politiche giovanili Erika Alberghini -, è stimolare un cambiamento culturale. “Non vediamo la mafia solo al di fuori di noi, può insinuarsi anche nella nostra mentalità e nell'agire quotidiano. Nell'arroganza, nel ricatto, nella richiesta di favori alla politica, nel favorire solo l'interesse personale, nella mancanza di etica. Diffondere la cultura del rispetto della legalità è pertanto, assolutamente prioritario. Questo lo dibbiamo ai nostri giovani, per lasciargli un mondo migliore, dal punto di vista ambientale, economico-sociale e dal punto di vista delle opportunità. Perchè la mafia degrada l'ambiente, annichilisce l'economia e soffoca le opportunità, La partecipazione attiva dei cittadini, come quella che oggi si promuove con questo progetto, aumenta la consapevolezza, la democrazia e allontana la mafia. Facciamo pertanto, in modo che tutte le parole dette oggi, entrino profondamente nei nostri cuori, rimangano impresse nelle nostre coscienze e diventino regole dell'agire quotidiano, solo così una nazione cresce”.
La manifestazione ha visto la partecipazione di tutte le autorità locali. Sono intervenuti il prefetto Clemente di Nuzzo, il questore Giovanni Battista Scali e il sostituto procuratore Sabrina Duò.