Segue il corso del fiume e si trova a S.Anna di Chioggia: "catturato" un cervo
L'animale individuato dalle fototrappole installate dagli esperti di Veneto Agricoltura. Potrebbe essere giunto in laguna seguendo il corso del fiume Adige oppure anche risalendo da Bosco Mesola nel ferrarese.
Gli incaricati di Veneto Agricoltura che guardavano le immagini registrate dalle fototrappole non potevano credere ai loro occhi: cosa ci faceva un cervo adulto nella riserva di Bosco Nordio a S.Anna di Chioggia? Sulle prime si credeva che fosse un daino ma le verifiche poi compiute successivamente hanno permesso di fugare ogni dubbio: era davvero uno splendido esemplare di cervo adulto.
Arrivato forse da Bosco Mesola, più probabilmente dal corso dell'Adige
Il cervo, secondo il tecnico dell'Unità Complessa Ricerca Forestale e Naturalistica di Veneto Agricoltura, Jacopo Richard, potrebbe essere arrivato a Bosco Nordio dall’area alpina, forse seguendo il corso del fiume Adige, oppure derivare dall’importante popolazione di cervi autoctoni italiani presenti nel Bosco della Mesola, in provincia di Ferrara.
Comunque sia, per arrivare nella Riserva di Bosco Nordio, che costeggia la SS Romea a Sant’Anna di Chioggia, l'animale ha compiuto un bel po' di strada.
Il recente ritrovamento nel bosco e lungo i sentieri di numerose altre impronte spinge gli esperti a supporre che l’animale sia ancora presente nella Riserva. Questa inaspettata segnalazione rappresenta un ulteriore tassello che va ad arricchire la straordinaria biodiversità presente a "Bosco Nordio" che, limitandosi ai mammiferi, vede tra gli ospiti alcuni caprioli, tassi, volpi e addirittura anche un istrice "fototrappolato" qualche anno fa.
Cos'è Bosco Nordio
Istituita nel 1971 e oggi gestita dall’Agenzia regionale Veneto Agricoltura, l'a riserva naturale 'Bosco Nordio' si estende su 113 ettari e rappresenta l’apparato dunale più antico, certamente millenario, del litorale compreso tra Chioggia e il fiume Po.
Si tratta di un ambiente molto delicato e ricco di habitat di notevole interesse naturalistico e per questo inserito nella rete di aree protette dell’Unione Europea “Natura 2000”.
Istituita nel 1971 e oggi gestita dall’Agenzia regionale Veneto Agricoltura, la riserva naturale 'Bosco Nordio' si estende su 113 ettari e rappresenta l’apparato dunale più antico, certamente millenario, del litorale compreso tra Chioggia e il fiume Po. Si tratta di un ambiente relittuale molto delicato e ricco di habitat di notevole interesse naturalistico e per questo inserito nella rete di aree protette dell’Unione Europea “Natura 2000”.
Bosco Nordio è ritenuto uno degli ambienti più interessanti dal punto di vista fitogeografico e bioclimatico non solo del Veneto. La lecceta si alterna a radure, mantenute aperte dalla gestione di Veneto Agricoltura, dove sopravvive la duna grigia, un habitat diventato rarissimo, tipico delle coste e qui praticamente fossilizzato da un migliaio di anni. Oggi, il bosco, le cinque radure superstiti, le dune, le numerose specie animali presenti (anfibi, rettili, mammiferi, uccelli) e vegetali (ginepro, asparago selvatico, pungitopo, rubia peregrina, ecc.), costituiscono un habitat naturale riconosciuto a livello europeo e dunque da preservare.