Focus con esperti

"Scuole sicure" a Occhiobelllo: prevenzione e contrasto allo spaccio di stupefacenti

Prevede l’ampliamento della videosorveglianza e un percorso di prevenzione con esperti rivolto ai ragazzi nelle scuole

"Scuole sicure" a Occhiobelllo: prevenzione e contrasto allo spaccio di stupefacenti
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Un incontro con gli esperti sugli adolescenti, le esperienze sfidanti, l’uso di stupefacenti e le azioni penalmente rilevanti.

"Scuole sicure" a Occhiobello: prevenzione e contrasto allo spaccio di stupefacenti

Per il progetto Scuole sicure che, nel Comune di Occhiobello, prevede l’ampliamento della videosorveglianza e un percorso di prevenzione con esperti rivolto ai ragazzi nelle scuole, si è svolto un incontro pubblico in auditorium in cui psicologi e forze dell’ordine hanno affrontato il tema della sicurezza integrata, cioè un lavoro di rete tra enti e professionisti affinché nei giovanissimi maturi benessere interiore e le scelte siano orientate responsabilmente.

Luciana Furini, psicologa e Antonella Guarise, educatrice, Aulss 5 hanno svolto un lavoro nelle classi prime e seconde delle scuole medie invitando i ragazzi a riconoscere le risorse individuali e gli aspetti positivi per la costruzione dell’autostima.

“I ragazzi hanno emozioni anestetizzate dai media – hanno detto Furini e Guarise -, faticano a dare un nome a ciò che provano, la responsabilità dell’adulto è aiutarli a farle emergere e trovare uno spazio di mediazione in caso di conflitti”.

Gli psicologi Vanessa Previati e Giovanni Meloncelli sono intervenuti sui fattori di vulnerabilità che poi spingono i ragazzi a fare uso di droghe, viste come “un rifugio in cui negare paure e difficoltà e annullare il dolore emotivo”. I fattori di protezione spiegati da Previati e Meloncelli sono il dialogo in famiglia, l’autostima e la gestione del tempo libero in cui la pratica sportiva è fondamentale.

Le forze dell’ordine hanno, quindi, chiarito il quadro normativo, i procedimenti penali anche a carico di minorenni e le tipologie di stupefacenti. Matteo Esposto, maresciallo dei Carabinieri della stazione di Occhiobello ha spiegato quali sono gli approcci dei giovani alle sostanze (approccio sperimentale, ricreativo, strumentale, espressivo, imitativo) e i tipi di dipendenza.

Il luogotenente della Guardia di Finanza della tenenza di Occhiobello Leonardo D’Avolio, ha focalizzato l’intervento sul consumo e lo spaccio in età minorile: “Negli ultimi tre anni, si è abbassata a undici anni l’età in cui si inizia a usare stupefacenti, i minori si avvicinano soprattutto a marijuana e hashish, ma anche l’extasy è di facile reperibilità nelle discoteche. La prevenzione si fa a partire dalla famiglia dove si manifestano i primi segnali fisici e del comportamento. I ragazzi devono sapere che, anche dai quattordici anni, possono incorrere in illeciti penali in caso di spaccio”.

Sugli illeciti penali, civili e amministrativi sono intervenuti Gianpietro Zamengo, vicecomandante Polizia locale Occhiobello e Francesco Rossi, agente, illustrando le conseguenze degli atti vandalici e di alcune condotte riscontrate nei giovani che, come è successo nel Comune di Occhiobello, hanno commesso illeciti per 5mila euro di cui le famiglie hanno dovuto rispondere.

Il sindaco Sondra Coizzi e l’assessore ai Lavori pubblici Viaro hanno puntualizzato i contenuti del progetto Scuole sicure che si basa su un protocollo tra Comune e Prefettura e si articola, grazie a un finanziamento del ministero dell’Interno di 12.604,67 euro, in interventi di videosorveglianza nei pressi degli edifici scolastici (sei nuove telecamere), intensificazione dei controlli da parte della Polizia locale e percorsi formativi nelle scuole, per la prevenzione e sensibilizzazione del disagio e degli effetti legati al consumo di droga.

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