Pane e panettieri d'Italia 2025, ecco i panifici rodigini nella guida di Gambero Rosso
Sono due le attività in provincia di Rovigo citate dalla sesta edizione della prestigiosa guida gastronomica: ecco di quali si tratta
Il pane, soprattutto in Italia, è un'arte. E sono tantissimi i panifici che preparano ogni giorno dei prodotti di alta qualità. Con la sesta guida di Gambero Rosso, sono stati elogiati diversi artigiani d'Italia e molti di questi sono della Provincia di Rovigo. Ecco i panifici Rodigini premiati.
I migliori panifici di Rovigo, secondo Gambero Rosso
Pane e Panettieri d'Italia 2025, una preziosa guida per gli amanti del pane buono, che permette di portare in un viaggio sensoriale per tutta la penisola. La guida in sé, di fatto, rappresenta un omaggio agli artigiani del pane, che ogni giorni sfornano prodotti di qualità.
Ma fermiamoci in Veneto e in particolare nella provincia di Rovigo, dove la Guida segnala due panetterie.
Forneria Poletto a Rovigo: un’insegna con oltre sessanta anni di vita, inaugurata nel 1964 da Pietro e oggi gestita con dedizione dalle nuove generazioni della sua famiglia. In un locale accogliente, dove si viene serviti con cortesia - a 10 minuti di macchina dal centro cittadino - la vista spazia tra una produzione da forno dolce e salata che varia secondo giorni e stagioni dell’anno. Filo conduttore è la ricerca di valide materie prime, a partire dalle farine (si spazia anche su Kamut, farro, segale), la cura per le lievitazioni e le maturazioni (si lavora con pasta madre) e poi la dinamicità della proposta, tra grandi e piccoli formati, pani speciali e tipicità, pizze e focacce variamente farcite e un’ampia proposta di dolci, dai lievitati della prima colazione ai prodotti delle ricorrenze, fino a specialità come il pan biscotto, la torta Gubana o la soffice Nuvola.
Panificio Fermenta a Rovigo: il banco è propaggine oltre che diretta emanazione di quanto viene realizzato nel laboratorio da Marco e Chiara, che lavorano con tecnica e passione a una proposta variegata e di qualità che prende il via da una selezione di materie prime di valore. Innanzitutto i pani, con pasta madre e farine selezionate a dar vita a prodotti di sapore e durabilità, da quello di grano duro a quello multicereale tipo 1 con orzo, segale e farro. Quindi, si spazia tra tagli medi e piccoli, tra baguette, tartarughe e panini all’olio, con anche impasti speciali e un’ampia schiera di pizze e focacce variamente farcite. Ad arricchire l’offerta oltre il salato, c’è un valido comparto di dolci, con tanti lieviti della prima colazione, maritozzi, grandi lievitati delle feste, tipicità delle ricorrenze e torte (da quella con pere e cioccolato alla millefoglie).
L'importanza di gusto e olfatto
La curatrice della guida Annalisa Zordan ha sottolineato l'importanza dell'olfatto e del gusto nella valutazione di un buon pane. Un pane fragrante e profumato di grano è già un ottimo indizio di qualità. Piero Gabrieli di Petra Molino Quaglia, main partner della Guida, riflette invece sulla necessità di recuperare le conoscenze tradizionali.
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