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Migliorata la qualità dell'aria a Rovigo: lo dimostrano i dati ARPAV

Dall’inizio dell’anno, gli sforamenti registrati sono stati 26, nettamente inferiori rispetto al limite massimo di 35 valori ammessi

Migliorata la qualità dell'aria a Rovigo: lo dimostrano i dati ARPAV
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La qualità dell’aria a Rovigo ha riportato quest’anno per la prima volta valori di PM10 che rimangono ben al di sotto del limite imposto dall’Unione europea in termini prudenziali a salvaguardia della salute. (Foto di copertina da Facebook)

Migliorata la qualità dell'aria a Rovigo: lo dimostrano i dati ARPAV

Dati positivi per la qualità dell'aria in città. A conclusione delle ordinanze di limitazione del traffico e delle combustioni da biomasse, attive nella stagione invernale e inizio primavera fino al 30 aprile, la qualità dell’aria a Rovigo ha riportato quest’anno per la prima volta valori di PM10 che rimangono ben al di sotto del limite imposto dall’Unione europea in termini prudenziali a salvaguardia della salute. Lo comunica l'assessore all'Ambiente Dina Merlo, spiegando che gli sforamenti massimi ammessi dalla UE sono fino a 35 giorni all’anno del valore limite di 50 microgrammi per metrocubo d’aria di PM10.

A Rovigo dall’inizio dell’anno e fino ad oggi, gli sforamenti registrati sono stati 26, nettamente inferiori rispetto al limite massimo di 35 valori ammessi. E’ un dato molto positivo che si verifica per la prima volta negli ultimi anni.

Dati ARPAV: confronto con gli anni precedenti

Dai dati ARPA Veneto risulta che a Rovigo alla stessa data si registravano il 23/05/2019 un numero di superamenti di PM 10 pari a 51, al 23/05/2020 i superamenti erano 46, al 23/05/2021 erano 35 e al 23/05/2022 erano 39. Questo trend dimostra, in particolare quest’anno, una graduale tendenza all’abbassamento nel corso degli anni dei valori di superamento dei limiti per il PM10, indicativo di una riduzione dell’inquinamento e di un graduale miglioramento della qualità dell’aria a Rovigo, anche grazie alle misure adottate.

L’assessore Merlo  ricorda che, da quando vengono eseguite le rilevazioni, negli anni scorsi in questo stesso periodo i superamenti erano già stati ampiamente superati e sottolinea che i periodi più critici in termini di accumulo di polveri sottili sono gennaio/febbraio e nell’ultima parte dell’anno il mese di dicembre.

Negli ultimi 6 anni a Rovigo il superamento dei 35 sforamenti annuali avveniva già a febbraio/marzo. Nel 2023 nei mesi di gennaio e febbraio abbiamo avuto alcune allerte rosse e arancioni, ma dal conteggio totale dei giorni di criticità i superamenti sono risultati ancora ben al di sotto dei limiti.

Dati positivi per l'inverno 2023

In questi anni il Comune di Rovigo ha messo in atto a livello comunale tutte le misure previste dal Pacchetto di azioni per il miglioramento della qualità dell’aria dalla Regione e dall’Accordo di Bacino padano, che comprendono fra l’altro le limitazioni del traffico, dell’uso delle biomasse e le domeniche ecologiche.

L’inverno 2023 è stato caratterizzato da una crisi energetica generale, che certamente ha determinato comportamenti più virtuosi in termini di risparmio energetico, che possono diventare una buona pratica da mantenere e consolidare.

Tuttavia, sono in atto cambiamenti sia da parte dell’amministrazione che nel comportamento dei cittadini, che porteranno a nuove azioni di efficientamento energetico degli edifici, investimenti nelle energie rinnovabili, maggiore ricorso alla mobilità sostenibile, che potranno stabilizzare il livello ridotto di emissioni delle polveri e migliorare il quadro complessivo della qualità dell’aria.

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