Dario Vigo, vespista di Grignano Polesine, ce l’ha fatta. Dopo quasi un mese di viaggio e oltre 10.500 chilometri percorsi, ha raggiunto Dakar, la capitale del Senegal, in sella alla sua inseparabile Vespa. Un traguardo che arriva dopo un primo tentativo nel 2018, quando un incidente in Marocco lo aveva costretto a interrompere la corsa.
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              Sette anni dopo, Dario ha ripreso la strada con una determinazione ancora più forte e un unico obiettivo: completare la Rovigo-Dakar in Vespa.
Un viaggio lungo un sogno
“Dopo il tentativo del 2018 ho deciso di riprovarci. Ho preparato la Vespa tre giorni prima di partire, con lo stesso motore che mi accompagna da anni in queste avventure, e via: destinazione Dakar!“.

Il 3 agosto Dario è partito da Rovigo, per poi attraversare Italia, Francia, Marocco, Mauritania, Senegal e Spagna, rientrando in città il 31 agosto alle 23.59, giusto in tempo per chiudere il viaggio nello stesso mese.
Nel corso dell’avventura ha superato le dogane di Marocco – Mauritania, Mauritania – Senegal (via Diama) e Senegal – Mauritania (via Rosso).
Nonostante qualche piccolo guasto, una gomma posteriore distrutta, una presa USB bruciata, un po’ d’olio sulla ruota e ammortizzatori ormai esausti, la Vespa non ha mai davvero ceduto.
“Sempre perfetta in tutto“, sottolinea Dario, “solo la carburazione un po’ grassa in certi Paesi, ma per il resto impeccabile!”.
Tra freddo, deserto e solidarietà
Abituato al caldo africano, Dario non si aspettava di patire il freddo.
“Nel Sahara occidentale e lungo la costa mauritana c’erano 21-24 gradi, e io avevo solo una giacca leggera e una maglia termica! A volte mi mettevo addosso persino il borsone“
Nessun intoppo alle dogane, nessuna mazzetta o problema burocratico:
“Ovunque ho trovato persone gentili e disposte ad aiutarmi.
Non volevo rischiare di rovinarmi il viaggio per una dissenteria, quindi massima prudenza!Mai una caduta, mai un guasto serio: è stato davvero un viaggio perfetto“.
Lungo la strada Dario ha trovato nuovi amici e ha ricevuto il sostegno di chi lo seguiva da casa, anche attraverso i social, dove ha condiviso foto e diario di viaggio.
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              Un ringraziamento speciale è andato a 10Pollici, per il supporto e l’amicizia di sempre, e a Nicolò Guidetti, autore del serbatoio supplementare nascosto nel portapacchi, “inventato” appena cinque giorni prima della partenza.
“Un’idea geniale che mi ha permesso di viaggiare senza fermarmi mille volte a fare rifornimento”.
“O niente… o tutto perfetto!”
“In 15 anni di viaggi in Vespa ne ho viste di tutti i colori, ma questa volta è andato tutto al massimo. Forse è stato il viaggio più bello di sempre“.
Ha raccontato il suo viaggio su Facebook:
Un’impresa che racconta la tenacia, il coraggio e l’amore per la libertà di chi, come Dario, sceglie di guardare il mondo attraverso il parabrezza di una Vespa.
