La Chiesa brandisce la spada della Scienza contro le trivelle
L'evento promosso dai vescovi di Chioggia, Adria e Ferrara, in sala Eracle a Porto Viro, ha registrato il tutto esaurito...
Tante domande. Tantissime, a dire il vero. Molte più delle risposte, purtroppo. Di certo tutti i dubbi confluiscono verso un aspetto comune: la trasparenza, scientifica, contro la spesso "ombrosa" o meglio "opaca" (secondo alcuni) azione politica. Da che parte stare? Quali le soluzioni?
La Chiesa brandisce la spada della Scienza contro le trivelle
Il tema delle estrazioni, delle trivelle, è un focus sul quale nel Rodigino si sta ormai parlando da tempo. Perché qui, diversamente da altre zone d'Italia, gli effetti del cambiamento climatico sono davvero visibili. Concreti, come dire, a portata di mano. Se ne è discusso all'incontro promosso dai vescovi di Chioggia, Adria e Ferrara, in sala Eracle a Porto Viro, nel corso del quale un gruppo di esperti, ha esposto alcune delle perplessità nella gestione della situazione.
Un tema di assoluta attualità che ha raccolto un'altissima adesione. La platea della sala, infatti, si è riempita in poco tempo ma le tanto agognate rassicurazioni non sono arrivate. Semplicemente perché nemmeno loro, i relatori, geologi, climatologi e sociologi, hanno le risposte che servono per diffondere un po' di serenità nel cuore dei cittadini. Mancano, in estrema sintesi, i dati. Nel senso che i soggetti principali in questi processi, parliamo delle estrazioni di gas metano, non li forniscono.
O almeno non li forniscono in modo univoco, scientifico. Da un certo punto di vista, ad ogni modo, l'evento voluto dai vescovi si può tradurre in una frase: in questo caso è la scienza la vera via da percorrere. Le persone devono essere, insomma, informate su quanto viene fatto, sull'esito delle trivellazioni, sulle conseguenze. Solo a quel punto, con un maggiore grado di consapevolezza, si può poi esercitare un ruolo "politico", fare pressioni, in una direzione o nell'altra.